Una ricerca di Elena Prodi con APSTI descrive il network dei parchi scientifici e tecnologici italiani Ecco dove nasce il futuro. Un’indagine fotografa i Parchi scientifici e tecnologici italiani
Un sistema variegato, multisettoriale, poliedrico, che rappresenta un unicum nello scenario internazionale. È il sistema dei parchi scientifici e tecnologici italiani la cui ‘geografia’ è stata studiata per la prima volta grazie all’indagine di Elena Prodi , ricercatrice del Dipartimento di Economia e Management, Università degli Studi di Ferrara e ADAPT Research Fellow, in collaborazione con l’Associazione Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani realizzata in parallelo alla raccolta periodica di dati dai propri associati.
“Primo questionario dinamico sui parchi scientifici e tecnologici italiani soci di APSTI” è il titolo della ricerca che ha visto la risposta di venti PST soci dell’associazione presieduta dal presidente Fabrizio Conicella. La mappa della ricerca ha coinvolto 6 parchi della Lombardia, 3 del Friuli Venezia Giulia e 1 parco per Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Toscana, Liguria, 1 del Trentino, 1 della Sardegna, 2 del Piemonte, 1 della Campania e il consorzio ART-ER dell’Emilia Romagna. Uno spaccato significativo di una realtà che, in totale, conta oltre 45 parchi diffusi in tutta la penisola.
“La ricerca – si legge nel documento – nasce cercando di capire quali sono le capacità progettuali dei parchi di mobilitare e coordinare risorse, di entrare in relazione con i mercati del lavoro locali, nonché di interagire dentro a un più ampio contesto nazionale”
La mission dei PST. Tra le mission indicate dai parchi il 95 per cento si trova concorde nel “favorire la collaborazione tra grandi e medie imprese e piccole imprese innovative (start-up, spin off)” seguita, con più dell’86 per cento di risposte, dal “trasferimento delle conoscenze scientifiche e tecnologiche da enti di ricerca pubblici e privati verso il sistema delle imprese del territorio”. Il 76 per cento degli intervistati ha indicato come mission “trasferire le conoscenze scientifiche e tecnologiche dall’università verso il sistema delle imprese del territorio”. 14 parchi su 20, inoltre, hanno dichiarato che il senso della loro presenza nel territorio di riferimento è anche legato alla creazione di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico e far crescere, di conseguenza l'occupazione”.
foto del Parco Tecnologico Padano (PTP) a Lodi LO