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Rassegna del 8 Marzo 2018
    

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Via libera al biometano per il settore dei trasporti


La svolta con un decreto approvato venerdì: 4,7 miliardi di euro tra 2018 e 2022 destinati alla filiera di produzione del biometano dalla raccolta dell'umido. Consorzio Italiano Compostatori: "L'Italia può giocare un ruolo di primo piano in Europa per la pruduzione di carburanti sostenibili".

L’Italia compie un altro passo in avanti nell’ambito della valorizzazione del rifiuto organico: venerdì 2 marzo è stato firmato dal Ministero per lo Sviluppo Economico il decreto per la promozione dell’uso di biometano nel settore dei trasporti, contemporaneamente all’elargizione di agevolazioni per le imprese a forte consumo di gas naturale. Una svolta che permetterà alle aziende di produrre e commercializzare definitivamente il biometano, nell’ottica di avvicinare sempre di più l’Italia a una reale transizione verso fonti di carburante rinnovabile. Il decreto, infatti, prevede un supporto economico nella produzione di biometano pari a 4,7 miliardi di euro tra il 2018 e il 2022 per gli impianti adibiti al riciclo di rifiuti organici: una manovra che aiuterà il Paese a raggiungere l’obiettivo del 10% del consumo di energie rinnovabili nel settore dei trasporti al 2020.

“Il nostro Paese potrà finalmente provare a giocare un ruolo di primo piano a livello continentale nella produzione di carburanti sostenibili” afferma Alessandro Canovai, Presidente del CIC, Consorzio Italiano Compostatori. “Oggi esiste già un’azienda a noi associata che produce su scala industriale il biometano da rifiuti organici. Potrebbero aggiungersi sin da subito un’altra quindicina di imprese” ha aggiunto. È proprio il CIC a calcolare la portata di tale impegno: se tutti i rifiuti nelle città fossero riciclati negli impianti dedicati, grazie al biometano ricavato, potrebbe essere alimentata l’intera flotta di mezzi destinati alla raccolta di rifiuti urbani.

Un prodotto, dunque, in perfetta sintonia con i precetti dell’economia circolare, come sostiene anche Massimo Centemero, direttore del CIC, considerando come “dall’umido proveniente dalla raccolta differenziata di ogni cittadino si può produrre biometano sufficiente a percorrere 100 km”. L’impatto ambientale dei veicoli alimentati a biometano risulta molto ridotto: producono le stesse emissioni di un veicolo elettrico alimentato a energia eolica, cioè il 97% in meno di motore alimentato a benzina. Inoltre, nei veicoli a metano e biometano sono quasi del tutto azzerate le emissioni di particolato e gli ossidi di azoto sono ridotti del 50%.

 

Fonte: EarthDay, 6 marzo 2018




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