La Newsletter di ESO
ISSUE 320

L’Italia importa 7 milioni di tonnellate di rifiuti speciali: sono materie prime per le nostre imprese

economiacircolare.com

L’Italia importa 7 milioni di tonnellate di rifiuti speciali: sono materie prime per le nostre imprese

L’Italia, come abbiamo già avuto modo di raccontare, è un importatore netto di rifiuti speciali (quelli delle attività commerciali, produttive, sanitarie, per intenderci): l’import supera l’export. Per la legge sono rifiuti, ma nella gran parte dei casi si tratta di materie prime per l’industria, in particolare acciaio, che entrano nei nostri cicli produttivi. Sono oltre 7 milioni le tonnellate di rifiuti speciali importate nel 2019 (ultimo anno disponibile) secondo il recente Rapporto rifiuti speciali 2021 dell’Ispra, mentre ne esportiamo 3,9.

 

Export di potenziale materia prima secondaria

 

Queste 3,9 milioni di tonnellate viaggiano verso numerosi Paesi, ma il destinatario cui è indirizzato il carico maggiore, oltre 820 mila tonnellate, è la Germania. Si tratta principalmente di rifiuti pericolosi (512 mila tonnellate) dagli impianti di trattamento dei rifiuti (287 mila tonnellate). E poi rifiuti dalle attività di costruzione e demolizione (175 mila tonnellate).

 

Alzando lo sguardo oltre la Germania, il 69,7% del totale dei rifiuti esportati (un po’ di più di quelli dell’anno prima: +13,4%,) è costituito da rifiuti non pericolosi. Soprattutto plastica e gomma (565 mila tonnellate) e carta e cartone (195 mila tonnellate) che prendono la via della Turchia, dell’Austria e appunto della Germania. E poi ci sono i rifiuti prodotti dagli impianti di trattamento dei rifiuti (circa 375 mila tonnellate, che possono essere ad esempio anche carta o plastica che derivano da raccolte di rifiuti misti, che per tornare nei cicli produttivi necessitano di una cernita, appunto un trattamento) inviati principalmente in Portogallo.

 

La gran parte di questi rifiuti (76,1%) è destinata a recupero di materia (oltre 2 milioni di tonnellate): abbiamo visto infatti trattarsi di carta e plastica che riusciamo a raccogliere ma che il nostro sistema di trasformazione non riesce ad assorbire. Nel caso della plastica, usando come indicatore gli imballaggi, si tratta sia di rifiuti riciclabili, che vengono spediti soprattutto verso imprese turche, sia plastiche miste che vanno invece nei cementifici dell’est Europa (Corepla, Relazione sulla gestione 2020). L’Italia, dunque, Paese povero di materie prime, esporta migliaia di tonnellate di potenziale materia prima secondaria. A recupero energetico va il 14,8% di questi rifiuti, il 9,1% finisce in discarica.

 

Venendo ai rifiuti pericolosi, invece, la maggioranza (68%, 813 mila tonnellate) è composta da rifiuti prodotti da impianti di trattamento: in questo caso sono miscugli di rifiuti contenenti almeno un rifiuto pericoloso, rifiuti pericolosi parzialmente stabilizzati, rifiuti di costruzione e demolizione (per lo più pietrisco destinato alle massicciate ferroviarie).

 

Import: acciaio dalla Germania e rocce dalla Svizzera

 

Sono circa 7,1 milioni le tonnellate di rifiuti speciali importati dal nostro Paese, quasi esclusivamente non pericolosi. Il 41,3% del totale di questi rifiuti speciali non pericolosi importati è costituito da rifiuti da costruzione e demolizione (2,9 milioni di tonnellate): si tratta, prevalentemente, di rifiuti di ferro e acciaio (1,8 milioni di tonnellate). Un altro 39,6% è composto da rifiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti (nel complesso 2,9 milioni di tonnellate): si tratta anche in questo caso soprattutto di metalli ferrosi, spiega ISPRA. Questi rifiuti sono destinati al recupero nelle acciaierie lombarde e friulane.

 

Il Paese dal quale riceviamo più rifiuti, circa 2 milioni di tonnellate, è ancora una volta la Germania, che invia soprattutto (96,5%) rifiuti metallici.

 

Dalla Francia si importano oltre 1,1 milioni di tonnellate, prevalentemente rifiuti metallici e rifiuti di legno, dalla Svizzera provengono per lo più rifiuti di terra e rocce destinati principalmente a ripristino ambientale in Lombardia.

 

L’import-export di rifiuti speciali dal nostro Paese configura, in realtà, il commercio di potenziali materie prime di cui abbiamo bisogno (import: in totale circa 7 milioni di tonnellate, soprattutto acciaio) o che non siamo in grado di trattare e riutilizzare (3,9 milioni: prevalentemente carta e plastica).

 

Daniele Di Stefano

 

 

Photo: Izifamily

Torna alle notizie GOGREEN

Rassegna del 25 Giugno, 2021

16 di 21 della rassegna...

Acqua, Altroconsumo: in 35 città buona come quella in bottiglia

greencity.it

Dentro il riciclo: al via la nuova campagna di comunicazione FISE Unicircular

fise.org

La perdurante stagnazione delle rinnovabili in Italia

fondazionesvilupposostenibile.org

L’Italia importa 7 milioni di tonnellate di rifiuti speciali: sono materie prime per le nostre imprese

economiacircolare.com

Energia eolica in Italia, uno studio mostra il potenziale al 2030

rinnovabili.it

Alluminio: riciclati 20 milioni di tonnellate in un anno

inabottle.it

I volontari di Greenpeace davanti ai supermercati per diffondere le offerte sconvenienti della carne prodotta da allevamenti intensivi

greenretail.news

Il pescatore che salva i fondali con le sculture di marmo

metronews.it

Contrastare l’inquinamento fa bene (anche) al clima

greenplanner.it

Turismo, raddoppiati gli italiani che fanno sport in vacanza

interris.it

L’insostenibilità della plastica monouso per il turismo

greenreport.it

L’effetto dello smart working in Italia è tangibile: ecco le cifre

biopianeta.it

Coop Liguria: il bilancio 2020 tra attenzione per il territorio, ambiente e solidarietà

mentelocale.it

A Trentino e Calabria l’Oscar italiano del cicloturismo

fsnews.it

Il ministero della Transizione ecologica sta per assumere 573 persone

greenreport.it

ESO

Società Benefit arl

Via Giuseppe Ungaretti, 27 - I 20073 - OPERA - MI

Tel. (+39) 02.530.111 R.A. - Fax (+39) 02.530.11.209 - info@eso.it - www.eso.it


P.IVA IT 13288930152 - N. Iscr. Reg. delle Imprese di Milano 13288930152

REA 1636344 - Capitale sociale € 300.000,00


Iscritto all’Albo Nazionale Gestori Ambientali

Sezione Regione Lombardia - Iscrizione n° MI31797

Iscritto all’Albo Nazionale per il Trasporto Conto Terzi. - Iscrizione n° MI-0884798-E


© Copyright 2022 - All Rights Reserved

GOGREEN® è un marchio registrato di ESO - © 2022