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ISSUE
323
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biopianeta.it
Si è tenuto nelle giornate del 22 e 23 luglio, a Napoli, il G20 Ambiente; evento che ha raccolto delegati e Ministri dell’Ambiente, di tutto il mondo, per discutere su alcune importanti tematiche ambientali. A conclusione degli incontri il Ministro Roberto Cingolani, ha fatto sapere che i Paesi membri hanno raggiunto accordi sulla maggior parte dei punti affrontati.
L’accordo raggiunto al G20 Ambiente vede tutti i Paesi impegnati a lavorare in modo costruttivo anche in vista della Cop26 prevista per novembre 2021. Sulla pagina Facebook ufficiale del Ministero per la Transizione Ecologica, si legge: “Arriva il rilancio della missione comune per il clima e la transizione energetica con al centro le tecnologie pulite“.
I punti approvati da tutti i Paesi al G20 Ambiente
Gli obiettivi sono diversi e ben mirati e dal G20 Ambiente arriva la proposta di rendere tutti i Paesi del mondo più puliti, favorendo per tutti un’economia circolare e sostenibile. Si legge sulla pagina ufficiale del MiTE: “Trovare un accordo sull’uscita del carbone dalla produzione elettrica e dai finanziamenti internazionali“; il secondo e il terzo punto prevedono, invece, l’impegno dei Paesi sviluppati a finanziare progetti per il clima e per gli strumenti che possano favorire entro il 2025 la transizione all’energia pulita. Nell’accordo è riconosciuto inoltre: “Il contributo dell’energia alla produzione di gas serra e la connessione tra perdita di biodiversità e cambiamento climatico“.
Un accordo preciso che mette d’accordo tutti sull’importanza del messaggio lanciato dalle comunità scientifica globale: “Questo deve essere il decennio dell’azione”. Tra gli altri punti concordati il: “Riconoscimento della criticità di mantenere l’incremento della temperatura entro 1,5°C“; si invitano poi i Paesi che non hanno presentato ancora alcun progetto sulla riduzione delle emissioni di farlo entro la Cop26. Tra i riconoscimenti, di cui si è preso coscienza al G20 Ambiente, l’importanza delle fonti rinnovabili e il “Rinnovato concetto di sicurezza energetica, delle fonti e dello stoccaggio di energia a fronte del rischio clima e degli eventi meteorologici estremi“. Ed infine gli ultimi due punti riguardano le misure di ripresa post-Covid nel rispetto dell’ambiente e l’adozione di un “Piano d’azione per città intelligenti, resilienti e sostenibili“. Ogni punto si proietta verso lo scopo comune a tutti di rendere i Paesi più ‘sani’.
Francesca Perrone
Photo: ejaugsburg
Rassegna del 06 Agosto, 2021 |
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