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Una serie di studi apparsi sulla rivista Pediatric and Perinatal Epidemiology rileva collegamenti tra l’aumento globale delle temperature e parti prematuri, tendenza all’obesità nel primo anno di vita, e patologie rare come la gastroschisi
Nascite premature, obesità nei primi anni di vita, gastroschisi. Disturbi e patologie che possono durare tutta la vita, non solo marchiare i primi mesi o anni. Sono alcuni degli impatti del riscaldamento globale sulla salute dei neonati secondo 6 nuovi studi scientifici apparsi sulla rivista Pediatric and Perinatal Epidemiology.
Il rischio di partorire prematuramente, prima della 37° settimana, aumenta con il crescere della temperatura globale. In particolare, con gli estremi climatici. Uno studio ha analizzato 1 milione di gravidanze in Australia tra 2005 e 2014, di cui il 3% è finita con un parto prematuro. Le neo mamme che si trovavano nel 5% delle località più calde avevano il 16% di probabilità in più di terminare anzitempo la gravidanza. Un secondo studio, questa volta su 200mila casi in Texas, ha dato risultati simili: la probabilità aumenta del 15% per chi è stato esposto ad almeno un giorno con temperature nell’ultimo percentile (l’1% dei giorni più caldi).
Anche il legame con l’obesità passa attraverso le alte temperature. Soprattutto quelle notturne, ovvero il numero di notti tropicali (quando la temperatura non scende sotto i 20°C) che sono in aumento a causa del riscaldamento globale. Uno studio israeliano su 200mila neonati ha trovato il 5% di probabilità in più di acquisire peso molto rapidamente nel primo anno di vita per i bambini che sono esposti al quintile superiore delle notti tropicali (il 20% delle notti più calde).
Anche patologie rare sono in aumento e c’è una buona probabilità che il riscaldamento globale sia parte dell’equazione. È il caso della gastroschisi, un difetto della parete dell’addome che non si forma completamente e lascia fuoriuscire in parte gli organi interni. Normalmente colpisce 1 neonato su 10-20mila. Uno studio americano sostiene, dati alla mano, che il rischio di gastroschisi aumenta del 28% se la mamma è stata esposta ai fumi degli incendi durante il primo trimestre di gravidanza.
Photo: Gerd Altmann
Rassegna del 21 Gennaio, 2022 |
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