La Newsletter di ESO
ISSUE 337

Il clima minaccia già 3,5 miliardi di persone

Pubblicata la seconda parte del Sesto rapporto dell'Ipcc sui cambiamenti climatici: “Il mondo è impreparato”

valori.it

Il clima minaccia già 3,5 miliardi di persone

La speranza è che la voce della scienza, almeno stavolta, non rimanga inascoltata. Mentre gli occhi del mondo sono puntati sulla guerra tra Russia e Ucraina, l’Ipcc, il Gruppo di esperti sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, ha pubblicato la seconda parte del suo Sesto rapporto sui cambiamenti climatici. 

 

Il documento ribadisce, per l’ennesima volta, la necessità di agire in modo drastico e immediato per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra. E avverte: «Se la temperatura media globale supererà i 2 gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali, in alcune regioni del mondo sarà impossibile garantire uno sviluppo resiliente di fronte ai cambiamenti climatici». 

 

L’importanza di non superare la soglia degli 1,5 gradi

 

Più in generale, secondo l’Ipcc la natura e l’intera umanità sono e saranno sempre più in pericolo. Il riscaldamento globale porterà infatti con sé mancanze di acqua e cibo, povertà, fame, migrazioni e conflitti. E se il limite dei 2 gradi centigradi rappresenta una soglia spartiacque tra una situazione di crisi e una di catastrofe climatica, gli scienziati hanno sottolineato anche l’importanza di quello degli 1,5 gradi. Se si supererà tale soglia, infatti, rispondere alle conseguenze del riscaldamento globale diventerà via via sempre più difficile e costoso. 

 

La seconda parte del rapporto dell’Ipcc è infatti dedicata proprio a questo: agli impatti, alle vulnerabilità e al possibile adattamento di fronte al clima che cambia. Una terza ed ultima parte sarà quindi pubblicata ad aprile e si concentrerà sulle soluzioni percorribili per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra. Infine, una sintesi complessiva del documento è prevista per il mese di settembre. 

 

Si tratta, in effetti, di un rapporto estremamente corposo, curato da 270 scienziati che hanno analizzato qualcosa come 34mila studi. E i risultati sono ben più allarmanti rispetto a quelli, già inquietanti, contenuti nel quarto rapporto, pubblicato nel 2014. In particolare, un riassunto preparato per governi e decisori politici – anche in vista della prossima Cop 27 in programma in Egitto nel mese di novembre – sottolinea come il riscaldamento climatico abbia già comportato «effetti negativi generalizzati». E danni irreversibili all’insieme delle società e della natura.

 

Milioni di persone già oggi subiscono le conseguenze dei cambiamenti climatici

 

Secondo l’Ipcc milioni di persone sono ormai esposte a problemi di approvvigionamento di cibo. In particolare in Africa, Asia, America centrale e America Latina. Ma anche in alcune piccole isole sperdute nel Pacifico, così come in alcune regioni artiche. Gli eventi meteorologici estremi si moltiplicano provocando un numero crescente di vittime. Emergono nuove malattie e torna a svilupparsi il colera. Nelle città, lo stress termico sta degradando la qualità dell’aria e problemi si riscontrano anche nelle catene di approvvigionamento e nei trasporti. 

 

Pesca, agricoltura, turismo e produttività del lavoro stanno inoltre risentendo di ondate di caldo, siccità, inondazioni e incendi. Per tutto ciò, tra 3,3 e 3,6 miliardi di esseri umani vivono ormai «in contesti fortemente minacciati dai cambiamenti climatici». E secondo l’Ipcc il peggio deve ancora arrivare: a questo punto possiamo solo provare a frenare il disastro, dal momento che siamo già quasi a +1,2 gradi centigradi rispetto all’era pre-industriale. E gli impegni assunti finora dai governi porteranno la temperatura media globale a +2,7 gradi. A patto che tali promesse vengano rispettate.

 

In particolare, fino a 4 miliardi di persone potranno andare incontro a mancanza di acqua se la temperatura raggiungerà i 4 gradi. E tra 800 milioni e 3 miliardi con +2 gradi. In questo secondo scenario, “ottimistico”, 1,4 milioni di bambini subirà problemi di sviluppo già nel 2050 in Africa. E 183 milioni di persone in più patiranno problemi di malnutrizione. In Europa, passando da un’ipotesi di +1,5 gradi ad una di +3 gradi il numero di persone esposte a stress termico è destinato a raddoppiare o triplicare. 

 

L’adattamento operato dai governi è ancora largamente insufficiente

 

Di fronte a tutto ciò, secondo l’Ipcc l’adattamento operato dai governi è ancora largamente insufficiente. Poiché «la maggior parte delle misure è frammentata, su piccola scala, non completata, concepita sugli impatti attuali e su rischi di breve termine. E focalizzata più sulla pianificazione che sull’implementazione».

 

«L’aspetto che dobbiamo cercare di leggere come positivo – ha commentato Stephen Cornelius, membro del WWF e dell’Ipcc – è che non tutti gli impatti più estremi sono inevitabili. Con un’azione rapida per abbattere le emissioni, possiamo limitarne la frequenza e la gravità. E aiutare le persone e gli ecosistemi ad adattarsi ad alcuni impatti. La natura può essere nostra alleata e un cuscinetto cruciale, se scegliamo di ripristinarla e proteggerla. I leader mondiali devono prestare attenzione agli avvertimenti lanciati da questo rapporto e mantenere le loro promesse sul clima con maggiori investimenti per costruire la resilienza, abbattendo nel contempo le emissioni per dare possibilità di successo all’adattamento».

 

Andrea Barolini

 

 

Photo: Chris Gallagher on Unsplash

Torna alle notizie GOGREEN

Rassegna del 4 Marzo, 2022

22 di 27 della rassegna...

Farmers’ market: i prodotti del contadino a casa tua

wisesociety.it

Nasce il primo parco eolico marino d’Italia e dell’intero Mediterraneo

lindipendente.online

Gli otto paradossi dell’acqua potabile nel nostro Paese

greenplanner.it

Un trattato internazionale per mettere fine all'inquinamento da plastica

wired.it

Sostenibilità e imprese: la nuova proposta della Commissione europea

nonsoloambiente.it

Rifiuti organici: il biodigestore più grande d'Italia sarà nel Chianti

nonsoloambiente.it

Simona Roveda (Lifegate): “Senza sostenibilità non c’è benessere”

inabottle.it

Si torna a viaggiare nel segno della sostenibilità

inabottle.it

Un progetto di stampa meno impattante a livello ambientale: Xerox, BonelliErede, Magnetic Media Network in collaborazione con Rete Clima

greenretail.news

Torna in presenza la Conferenza nazionale sull’economia circolare: il 5 aprile a Roma

fondazionesvilupposostenibile.org

Risorse idriche, Anbi: l’Italia fa finta di niente ma è sull’orlo di una sete endemica

greenreport.it

Nuovo rapporto Ipcc sui cambiamenti climatici: minaccia immediata al benessere delle persone e alla salute del pianeta

greenreport.it

Turismo green e sostenibile, un trend in forte crescita

greenplanner.it

Solo il 9% della plastica nel mondo è correttamente riciclato

focus.it

Biologico, crescono le superfici: Italia leader nella produzione

metronews.it

Case verdi e sostenibili, è Milano la capitale (secondo il New York Times): ma quando un edificio è green?

milano.corriere.it

Ciclovie, parchi eolici e altre mete insolite per vacanze sostenibili

economiacircolare.com

Albero liquido, nuovo sistema per purificare l’aria della città [VIDEO]

biopianeta.it

Cosa è il debito ecologico e come possiamo “rimborsarlo”

valori.it

Il clima minaccia già 3,5 miliardi di persone

valori.it

Paracetamolo e altri medicinali nei fiumi di tutto il mondo

focus.it

ESO

Società Benefit arl

Via Giuseppe Ungaretti, 27 - I 20073 - OPERA - MI

Tel. (+39) 02.530.111 R.A. - Fax (+39) 02.530.11.209 - info@eso.it - www.eso.it


P.IVA IT 13288930152 - N. Iscr. Reg. delle Imprese di Milano 13288930152

REA 1636344 - Capitale sociale € 300.000,00


Iscritto all’Albo Nazionale Gestori Ambientali

Sezione Regione Lombardia - Iscrizione n° MI31797

Iscritto all’Albo Nazionale per il Trasporto Conto Terzi. - Iscrizione n° MI-0884798-E


© Copyright 2022 - All Rights Reserved

GOGREEN® è un marchio registrato di ESO - © 2022