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ISSUE 375

Energia: via libera alla tratta Tyrrhenian Link che collega Sicilia e Sardegna

Terna: consentirà una migliore integrazione delle fonti rinnovabili e un importante impulso alla transizione energetica.

greenreport.it

Energia: via libera alla tratta Tyrrhenian Link che collega Sicilia e Sardegna

Con un decreto del 5 settembre, il ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (Mase) ha autorizzato il progetto definitivo del secondo tratto del Tyrrhenian Link, intervento in cavo sottomarino, in corrente continua, tra Sardegna, Sicilia e Campania di circa 970 km di lunghezza e 1.000 MW di potenza. Terna e Mase sottolineano che «si tratta di un’opera strategica per il sistema elettrico italiano nell’ambito degli obiettivi di transizione energetica fissati dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec)».

 

Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato di Terna, sottolinea che «l’autorizzazione da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è un passaggio fondamentale che ci permette di avviare la realizzazione di un’opera strategica per il Paese. Il Tyrrhenian Link, per cui Terna investirà complessivamente 3,7 miliardi di euro, consentirà lo sviluppo delle fonti rinnovabili contribuendo in maniera determinante alla decarbonizzazione del sistema elettrico. La rapidità con cui l’opera è stata autorizzata dal Ministero è frutto della continua collaborazione tra Terna e le istituzioni e conferma la strategicità del progetto».

 

Un comunicato congiunto Terna – Mase spiegano che «per l’intera opera, il cui ramo est tra Sicilia e Campania è stato già autorizzato, Terna investirà nei prossimi anni circa 3,7 miliardi di euro coinvolgendo nella sua realizzazione 250 imprese. La nuova infrastruttura contribuirà al raggiungimento dell’obiettivo del phase-out dal carbone previsto dal Pniec 2019 e confermato nell’aggiornamento del 2023, incrementando la capacità di trasporto, migliorando la sicurezza, l’adeguatezza e la flessibilità della rete elettrica di trasmissione nazionale e favorendo l’integrazione del mercato interno e delle fonti rinnovabili. L’opera sarà realizzata per fasi successive e completata nel 2028».

 

La nuova interconnessione prevede la realizzazione di due linee elettriche sottomarine in corrente continua (una dalla Campania alla Sicilia e una dalla Sicilia alla Sardegna) per un totale di 970 km di collegamento e 1.000 MW di potenza per ciascuna tratta. Terna e Mase spiegano ancora: «Lunga complessivamente 480 km, la tratta ovest recentemente autorizzata unisce l’approdo siciliano di Termini Imerese, in provincia di Palermo, a Quartu Sant’Elena, in provincia di Cagliari. Da qui, i cavi interrati percorreranno prevalentemente strade già esistenti per circa 30 km complessivi, lasciando inalterati ambiente e paesaggio, fino ad arrivare rispettivamente in località Caracoli, sempre nel Comune di Termini Imerese, e a Selargius, Comune della Città Metropolitana di Cagliari, dove saranno realizzate le stazioni di conversione in aree adiacenti alle stazioni elettriche esistenti. Per la posa dei cavi marini agli approdi si ricorrerà all’utilizzo della tecnica della perforazione teleguidata (trivellazione orizzontale controllata Toc) che consentirà di ridurre l’interferenza con la flora marina e l’impatto dei lavori sul litorale».

 

Il ministro del Mase Gilberto Pichetto Fratin, conclude: «L’Autorizzazione in tempi rapidi di un’opera così complessa  è il risultato degli importanti interventi di semplificazione autorizzativa introdotti negli ultimi anni e della efficace attività di consultazione dei territori interessati. E’ inoltre l’effetto di un lavoro sinergico del Ministero con Terna e con le amministrazioni regionali che ci consente di effettuare un ulteriore grande passo verso il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del sistema energetico nazionale previsti dal Pniec».

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