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ISSUE 430

Adattamento: ci si attiva di più se il disastro climatico è dietro casa

Per coinvolgere la popolazione nelle strategie di adattamento ai disastri climatici meglio puntare su elementi del vicinato che tutti conoscono bene.

focus.it

Adattamento: ci si attiva di più se il disastro climatico è dietro casa

Vi farebbe agire più in fretta una generica comunicazione di un possibile rischio di incendi, o la possibilità che un rogo si sviluppi nel boschetto in cui ogni giorno portate a spasso il vostro cane? Menzionare il modo in cui un disastro climatico potrebbe coinvolgere la zona in cui una abita una persona aumenta la volontà di quella stessa persona di collaborare alle politiche di adattamento.

 

Lo conferma una ricerca del Centro di Ricerca sulla Sostenibilità della Stockholm School of Economics pubblicata su Nature Human Behaviour: la scoperta potrebbe contribuire a sviluppare strategie di persuasione dolce e a basso costo per aumentare la resilienza alla crisi climatica.

 

Adattamento: le parole sono importanti

 

Anche se molti disastri climatici non sono del tutto prevenibili né evitabili, molto si può fare per farsi trovare preparati in caso si verifichino: è la questione dell'adattamento, tema al centro della recente COP30. Per le politiche di adattamento strutturali nelle nazioni più vulnerabili alla crisi climatica servono soldi (molti). Ma non è detto che tutti gli interventi, ovunque, debbano essere complessi e costosi. A volte basta variare leggermente come si comunica un messaggio per ottenere risultati concreti.

 

Esperimento sul campo

 

Gli scienziati hanno verificato l'effetto su circa 13.000 proprietari di case in aree a rischio di incendi in Australia, che volevano coinvolgere in un piano di adattamento per migliorare la sicurezza degli abitati. Hanno inviato loro email per incoraggiare l'adozione di comportamenti protettivi, come rimuovere i materiali infiammabili attorno alle loro case, o pulire regolarmente le grondaie dai detriti per evitare che braci trasportate dal vento potessero appiccare il fuoco sui loro tetti.

 

Coloro che hanno ricevuto messaggi localizzati, che menzionavano il loro quartiere, sono stati due volte più inclini a informarsi meglio sulle misure di adattamento possibili rispetto ai cittadini che avevano avuto comunicazioni generiche.

 

Interventi comportamentali

 

«Sappiamo che le minacce climatiche spesso sembrano distanti e astratte», spiega Nurit Nobel, principale autrice dello studio. «Menzionando il quartiere di residenza delle persone, la comunicazione ha trasformato un rischio altrimenti diffuso e incerto in qualcosa di concreto e comprensibile».

 

Infatti, mentre si è molto insistito, finora, sui comportamenti concreti che possiamo attuare per ridurre le emissioni di CO2 (mitigazione), non altrettanto si è fatto per preparare la popolazione ad affrontare gli eventi climatici estremi già in atto, come incendi, alluvioni lampo, ondate di calore (adattamento). Eppure, poche misure chiave potrebbero mettere la popolazione in sicurezza, e risparmiare a governi, singoli proprietari e compagnie di assicurazioni parte dei costi astronomici legati alla ricostruzione.

 

Elisabetta Intini

 

 

Photo: freepik.com

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