"I leader mondiali hanno clamorosamente fallito nel loro impegno per un'azione efficace contro la crisi sempre più acuta dovuta all'inquinamento da plastica e non ascoltano la società civile". Lo dichiara il WWF al termine della Quarta Assemblea delle Nazioni Unite sull'Ambiente (UNEA-4).
La risoluzione approvata oggi a conclusione dell'incontro di UNEA-4 (il più importante organismo decisionale globale sull'ambiente) svoltosi a Nairobi a partire dall'11 marzo, per il WWF "ha mancato di avviare il processo per la definizione di un trattato legalmente vincolante all'inquinamento marino da plastica, nonostante un grande numero di Paesi, tra cui l'Italia, abbia riconosciuto la necessità di un'azione a favore di un accordo globale vincolante".
"Ringraziamo il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa per il suo impegno ad UNEA-4 a conferma della leadership su scala europea del nostro Paese per il bando progressivo della plastica - ricorda la presidente del WWF Italia, Donatella Bianchi -. Ma l'inquinamento marino da plastica non ha confini e la risoluzione approvata a Nairobi non prevede l'avvio di una vera assunzione di responsabilità globale sulle emergenze ambientali richiesta da tutte le piazza del mondo".
"E' bene che l'Italia, come è avvenuto con il bando degli shopper, stia sempre all'avanguardia, approvando al più presto l'atteso provvedimento SalvaMare - ha concluso Bianchi -.
L'Italia produce 4,5 milioni di tonnellate di rifiuti plastici, di cui 497mila (l'11%) sono dispersi in natura, mentre 1,4 milioni sono conferiti in discarica, 1,5 milioni inceneriti, 1,2 milioni riciclati".
Fonte: ANSA, 15 marzo 2019