La Newsletter di ESO
ISSUE 342

Rapporto FAO: difendere le foreste riduce le emissioni di CO2 di 3,6 miliardi di tonnellate

Fermare la deforestazione, ripristinare terreni incolti e servirsi degli alberi e del verde in maniera sostenibile

biopianeta.it

Rapporto FAO: difendere le foreste riduce le emissioni di CO2 di 3,6 miliardi di tonnellate

Secondo un rapporto della FAO, la difesa delle foreste contribuisce a diminuire le emissioni di CO2 nell’ambiente di 3,6 miliardi di tonnellate l’anno. Sfruttare in maniera positiva e secondo scelte sostenibili il potenziale delle aree verdi è una strategia funzionale; essa, infatti, può permettere di contenere la crisi climatica e arginare le conseguenze derivate dal Covid.

 

Il Rapporto del 2022 della FAO sullo stato delle foreste del mondo, dimostra come la salvaguardia di questo patrimonio sia indispensabile per salvare il Pianeta. Valorizzando in maniera sostenibile il potenziale delle aree verdi sulla Terra, infatti, è possibile contrastare sia la l’emergenza climatica, che le conseguenze derivate dal Covid.

 

Tutelare le foreste permette di ridurre un totale di 3,6 miliardi di tonnellate l’anno di CO2. Fermando la deforestazione, ripristinando i terreni incolti e degradati e utilizzando il verde del mondo in maniera sostenibile e responsabile è possibile superare le molteplici crisi, oggi, in atto.

 

Come si legge su Ansa, il Rapporto FAO del 2022 sullo stato delle foreste del mondo dimostra in che modo è necessario dirigere le scelte per preservare il Pianeta. Obiettivo, comune e raggiungibile attraverso la difesa delle foreste, è arginare le molteplici crisi; come l’emergenza climatica, il Covid, i conflitti e la perdita della biodiversità. E secondo quanto rivela la FAO, fermare la deforestazione e mantenere sane tutte le aree verdi del mondo, potrebbe ridurre le emissioni di CO2 in maniera più che consistente; sarebbero 3,6 miliardi di tonnellate in meno di anidride carbonica. Il che significa il 14% di ciò che è necessario per mantenere il riscaldamento globale sotto 1,5°C entro il 2030.

 

Il Rapporto è stato presentato al World Forestry Congress a Seoul; nell’introduzione il direttore generale della FAO, Qu Dongyu, scrive: “Il perseguimento equilibrato e simultaneo di questi percorsi può aiutare ad affrontare le crisi che si trovano davanti le persone e il Pianeta; generando al tempo stesso benefici economici sostenibili, specialmente per le comunità rurali“. Oltre allo stop alla deforestazione, la FAO indica anche il ripristino di 1,5 miliardi di ettari di terreni degradati e l’aumento della copertura arborea. Il rimboschimento e l’imboschimento potrebbero portare, infatti, all’eliminazione di 1,5 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno.

 

Utilizzo sostenibile delle foreste

 

L’ultima via indicata dal Rapporto FAO è l’utilizzo sostenibile delle foreste, oltre che la costruzione di catene del valore ecologiche; questo potrebbe permettere di soddisfare la domanda di materiali con un consumo globale di tutte le risorse naturali. Inoltre si potrebbe agevolare in questo modo il sorgere di economie sostenibili e maggiori opportunità di lavoro e mezzi di sussistenza.

 

“I piccoli proprietari, le comunità locali e le popolazioni indigene possiedono o gestiscono quasi la metà dei paesaggi forestali e agricoli del mondo e saranno fondamentali“; riporta Ansa, spiegando quello che è riferito nel Rapporto FAO. Sono milioni già le organizzazioni di produttori che sostengono gli attori locali, ma sono necessari ulteriori investimenti affinché la ripresa verde sia totale e globale.

 

Francesca Perrone

 

 

Photo: jplenio

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