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ISSUE 355

Arriva il Blue Friday, l’alternativa dell’UNESCO al Black Friday

Lo scopo dell'evento è di creare un momento importante per la salvaguardia ambientale

biopianeta.it

Arriva il Blue Friday, l’alternativa dell’UNESCO al Black Friday

In concomitanza con il celebre evento, ormai noto in tutto il mondo e conosciuto come Black Friday, l’UNESCO ha creato il Blue Friday. L’iniziativa sorge con un importante scopo che riguarda la tutela ambientale e in particolare la salvaguardia del Mar Mediterraneo.

 

A Venezia, nella prestigiosa cornice di Palazzo Zorzi, sede dell’Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa arriva il Blue Friday. Si tratta di un evento nato per promuovere la tutela ambientale e in particolare la tutela del Mar Mediterraneo.

 

Si svolge in concomitanza con il celebre ‘Venerdì Nero’ di novembre, il Black Friday, che per l’occasione si colora di blu proprio per ricordare e celebrare il mare. Con lo scopo anche di contrastare l’impatto ambientale del Black Friday il motto dell’iniziativa è “Blue in the new Black“.

 

Obiettivi e missioni del Blue Friday

 

A lanciare il Blue Friday, il 25 e il 26 novembre è la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO. L’evento, che avrà luogo a Venezia, si svolgerà attraverso progetti per la sensibilizzazione e la promozione culturale di soluzioni alle problematiche concrete che minacciano l’ambiente. In particolare si parlerà della salute del Mar Mediterraneo e dell’oceano tutto. Come si apprende dal sito ufficiale dell’UNESCO, l’obiettivo è di dimostrare che si può imparare a prendere scelte consapevoli, mettendo al primo posto l’ambiente e non i consumi. Francesca Santoro, Senior Programme Officer per IOC-UNESCO e responsabile a livello mondiale dell’Ocean Literacy per il Decennio del Mare, spiega che per ottenere questi risultati è necessario, innanzitutto, promuovere maggiore consapevolezza sull’importanza dell’oceano.

 

Si tratta, come spiega ancora la Santoro di: “Un obiettivo che stiamo cercando di raggiungere anche grazie a programmi di Educazione all’Oceano per tutte le generazioni e i settori della società. E promuovendo la richiesta che l’UNESCO ha rivolto ai 193 Stati Membri di rendere l’Educazione all’Oceano parte del curriculum scolastico entro il 2025“. In questo contesto, dunque, il Blue Friday si presenta anche come la possibilità concreta di riflettere sugli effetti che ogni scelta ha sul Pianeta e in particolare sugli oceani. Secondo le stime, come riferisce l’UNESCO, l’80% dei capi e oggetti acquistati è buttato via dopo un solo utilizzo.

 

Ma, in vista del Black Friday, molti consumatori hanno dimostrato il desiderio di scelte più responsabili. Il 76% dei consumatori avrebbe rivelato di voler comprare prodotti di qualità superiore che durino nel tempo. Mentre il 40% afferma di essere disposto a pagare di più per prodotti attenti al clima. Ed infine, il 43% si dice più propenso ad acquistare da marchi con pratiche di sostenibilità. Tutto questo, dunque, dimostra un cambio di rotta che è fondamentale tenere presente.

 

Francesca Perrone

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