La Newsletter di ESO
ISSUE 413

Oltre 400 atleti olimpici chiedono al prossimo presidente del CIO di dare priorità alla lotta ai cambiamenti climatici

tpi.it

Oltre 400 atleti olimpici chiedono al prossimo presidente del CIO di dare priorità alla lotta ai cambiamenti climatici

Oltre 400 atleti olimpici, compresi 65 campioni medagliati, provenienti da 89 Paesi del mondo e impegnati in 51 diverse discipline hanno lanciato un appello al futuro presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio), che sarà eletto la prossima settimana in Grecia, a dare la massima priorità alla lotta al cambiamento climatico, definendo il riscaldamento globale un “danno attuale e crescente per gli sport che amiamo”.

 

“Al Presidente entrante chiediamo che nei prossimi anni e per tutto il corso del suo mandato una questione venga prima di tutte: la cura del nostro Pianeta”, si legge nella lettera aperta, che vede tra i firmatari anche la velista italiana Francesca Clapcich; la nuotatrice Emma McKeon, l’olimpionica più decorata d’Australia, e Cyrille Tchatchet II, il sollevatore di pesi membro della squadra dei rifugiati alle Olimpiadi di Tokyo 2020 (tenute nel 2021). “L’aumento delle temperature e le condizioni meteorologiche estreme stanno già sconvolgendo i calendari delle competizioni, mettendo a rischio le sedi-simbolo e influendo sulla salute di atleti e tifosi”, continua l’appello. “Il caldo estremo sta sollevando reali preoccupazioni sulla possibilità che le Olimpiadi possano svolgersi in sicurezza negli anni futuri, mentre i Giochi invernali stanno diventando più difficili da organizzare, dato che le condizioni affidabili di neve e ghiaccio diminuiscono di anno in anno”.

 

I firmatari, tra cui figura anche la velista britannica Hannah Mills prima promotrice della lettera, citano in proposito il caso della città di Los Angeles, che ospiterà i Giochi del 2028, sconvolta quest’anno da una serie di “devastanti incendi boschivi”, definiti dagli atleti “un duro monito al perché sia ​​necessaria un’azione coraggiosa”. “Questa non è più una minaccia lontana, ma un danno attuale e crescente per gli sport che amiamo e per i Paesi che compongono la nostra famiglia olimpica”, si legge nell’appello, che elenca una serie di priorità per la prossima presidenza del Cio: “1. Rafforzare gli impegni per ridurre rapidamente le emissioni di anidride carbonica; 2. Promuovere pratiche sostenibili nelle città ospitanti i Giochi; 3. Definire uno standard per quanto riguarda le sponsorizzazioni altamente inquinanti; 4. Utilizzare la piattaforma del Cio per sostenere un’azione più ampia a tutela dell’ambiente”.

 

Gli atleti aderenti all’appello si rendono disponibili a impegnarsi in prima persona per aiutare il prossimo presidente del Comitato Olimpico Internazionale a perseguire questi obiettivi. “Saremmo grati per l’opportunità di incontrarti nella fase iniziale della tua presidenza per discutere di questi impegni per i prossimi anni”, conclude la lettera. “Mai come oggi sostenere il motto olimpico: Più veloce, più in alto, più forte – insieme’, è stato così essenziale. Ti chiediamo di guidare l’azione negli anni a venire, assicurandoti che i Giochi rimangano una fonte di unità e proteggendo al contempo il futuro dello sport”.

 

Sette candidati si contenderanno la carica di presidente del Cio per sostituire l’attuale numero uno Thomas Bach durante l’elezione prevista a Costa Navarino, in Grecia, il prossimo 20 marzo. Tra i favoriti figurano il presidente della World Athletics, Sebastian Coe; la pluricampionessa olimpica di nuoto e attuale ministra dello Sport dello Zimbabwe, Kirsty Coventry; e il vicepresidente del Cio, Juan Antonio Samaranch; a cui si aggiungono le candidature dei presidenti dell’Unione Ciclistica Internazionale, David Lappartient; della Federazione internazionale di ginnastica, Morinari Watanabe; e della Federazione internazionale sci e snowboard, Johan Eliasch; e quella del principe Feisal al-Hussein di Giordania, già membro del Consiglio esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale. L’impegno attuale del Cio in materia di lotta ai cambiamenti climatici mira a una riduzione del 50 per cento delle emissioni di anidride carbonica entro il 2030, compensando il 100 per cento delle esalazioni residue e incoraggiando tutte le parti interessate ad agire contro il riscaldamento globale.

 

Andrea Lanzetta

 

 

Photo: Jeanne Accorsini/SIPA / AGF

Torna alle notizie GOGREEN

Rassegna del 21 Marzo, 2025

11 di 16 della rassegna...

LCA più robuste per i materiali polimerici

sustainability-lab.net

Tutto quello che c'è da sapere sui Crediti di Carbonio

inabottle.it

Come si riciclano i pannelli fotovoltaici quando arrivano a fine vita

lifegate.it

Nasce in Italia il primo comprensorio sciistico europeo senza impianti di risalita

lindipendente.online

Londra, drastico calo dello smog dopo l’introduzione della zona a basse emissioni (Ulez)

lifegate.it

100 œuvres qui racontent le climat: un dialogo tra arte e cambiamento climatico

economiacircolare.com

Lavori green, l’ideatore di piste ciclabili per la città sostenibile

repubblica.it

Il buco dell'ozono sta guarendo per davvero. Ed è tutto merito nostro

focus.it

Obiettivi di sviluppo sostenibile: nessuno li raggiungerà nel 2030

focus.it

Più spazio ai boschi

greenplanner.it

ESO

Società Benefit arl

Via Giuseppe Ungaretti, 27 - I 20073 - OPERA - MI

Tel. (+39) 02.530.111 R.A. - Fax (+39) 02.530.11.209 - info@eso.it - www.eso.it


P.IVA IT 13288930152 - N. Iscr. Reg. delle Imprese di Milano 13288930152

REA 1636344 - Capitale sociale € 300.000,00


Iscritto all’Albo Nazionale Gestori Ambientali

Sezione Regione Lombardia - Iscrizione n° MI31797

Iscritto all’Albo Nazionale per il Trasporto Conto Terzi. - Iscrizione n° MI-0884798-E


© Copyright 2022 - All Rights Reserved

GOGREEN® è un marchio registrato di ESO - © 2022