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economiacircolare.com
"Italia che cambia" non è solo il nome di una testata giornalistica ma un insieme storie di persone e comunità che stanno riscrivendo il modo di vivere nel nostro Paese. Ne ripercorriamo la storia, tracciando le prospettive future, con il fondatore Daniel Tarozzi. "Se fai roba figa ecologista le persone ti premiano".
Italia che cambia non è solo il nome di una testata giornalistica, ma una narrazione viva che si sviluppa attraverso le storie di persone e comunità che stanno riscrivendo il modo di vivere nel nostro Paese.
Fondato da Daniel Tarozzi, il progetto nasce da un viaggio in camper iniziato il 9 settembre 2012 e che, da allora, non si è più fermato. Insieme a Tarozzi abbiamo ripercorso, letteralmente e metaforicamente, la strada di questi tredici anni.
La genesi: il viaggio di Daniel Tarozzi
Partiamo dagli albori della storia. Prima di diventare il fondatore di Italia che Cambia, Daniel Tarozzi ha lavorato come giornalista nel campo dell’ecologia a partire dal 2004, fondando il portale Terranauta. I primi anni 2000 sono stati spettatori di un cambio epocale nel giornalismo: si è passati dal dover ottenere da qualcuno “il permesso di scrivere”, come tipicamente avveniva sui giornali cartacei, alla possibilità di aprire, in autonomia, una testata sul web e decidere, in proprio, gli argomenti da affrontare e le storie da raccontare.
La svolta arriva nel 2012 quando, a bordo di un camper, decide di esplorare l’Italia. Questa avventura avrebbe dovuto avere una durata di poche settimane, ma si prolungò per oltre sette mesi portando alla luce le “realtà virtuose” italiane, spesso ignorate dai media tradizionali. “Non volevo dimostrare ma solo mostrare“, queste le parole che Tarozzi usa per descrivere l’inizio del suo viaggio che l’ha spinto ad interrogarsi su come proseguire il progetto di narrazione e come valorizzare le tante realtà che, da sud a nord, ha incontrato nel viaggio e negli anni seguenti.
Dalla scoperta alla fondazione della nuova testata
Il ritorno dal viaggio segna un momento chiave: nel 2013, Tarozzi decide che raccontare queste storie non è sufficiente, parla con alcuni colleghi e così nasce Italia che Cambia, un progetto editoriale che si propone di fare luce sulle iniziative positive e sostenibili nel Paese.
“Se fai roba figa ecologista, le persone ti premiano“, afferma Tarozzi, portando ad esempio realtà che hanno cambiato l’immaginario collettivo mostrando che un supporto comunitario può emergere quando si promuovono pratiche etiche e sostenibili. Bisogna, però, farle conoscere e rendere accessibile l’informazione con un paio di click. Di qui l’idea che il nuovo magazine sia pubblicato online.
La crescita e la mappatura del cambiamento
“Le monocolture si vedono di più di un movimento biodiverso”, spiega Tarozzi, sottolineando la difficoltà e l’importanza di rappresentare la complessità delle realtà italiane. Per rispondere a tali esigenze, uno degli strumenti più potenti introdotti da Italia che Cambia è la mappa interattiva delle realtà ecologiche e sociali italiane, lanciata nel 2014, che ha continuato ad essere aggiornata e integrata arrivando anche a rompere lo stereotipo geografico “spostando il Sud in alto”.
Oggi la cartina aiuta gli internauti a visualizzare la biodiversità delle iniziative italiane in modo innovativo.
Visioni 2040 e l’impatto della pandemia
Conoscere il presente è fondamentale, ma questo è uno strumento per cambiare futuro. Così nel 2015 Italia che Cambia ha lanciato le “Visioni 2040” che rappresentano un altro pilastro importante del progetto nel quale 110 attori del cambiamento hanno collaborato per delineare un futuro migliore in 17 ambiti diversi, proponendo oltre 500 azioni concrete.
Ne sono usciti altrettanti documenti tematici che presentano la fotografia attuale del nostro Paese, una visione comune di come potrà essere l’Italia nel 2040 e delle proposte per arrivarci, sia a livello nazionale che a livello individuale. Sono inoltre indicate una serie di azioni concrete che ciascuno di noi può fare fin da oggi per contribuire a questo grande processo di cambiamento. Da tutto ciò è nato anche il libro “E ora si cambia” scritto da Andrea Degli Innocenti e Daniel Tarozzi, edito da Terranuova edizioni (2018).
Innovazione e ridefinizione di Italia che Cambia nel 2025
Il progetto ha raggiunto nuove vette durante la pandemia di COVID-19, un periodo che ha fatto registrare un aumento significativo dell’interesse del pubblico sui temi legati all’ecologia, alla sostenibilità, alla scoperta di un nuovo modo di vivere. Da quella spinta è nato il desiderio di comprendere come rifocalizzare ed ammodernare il sito e le strategie editoriali per valorizzare il vasto archivio di contenuti accumulati negli anni.
Il sito ha subito importanti cambiamenti per rendere l’informazione più accessibile e fruibile. I box informativi, ad esempio, aiutano i lettori a comprendere rapidamente i punti chiave degli articoli. Questo approccio mira a catturare l’attenzione dei lettori in un’era dominata dalla rapidità di consumo delle informazioni.
Italia che Cambia continua quindi ad essere un faro di giornalismo ecologico e costruttivo, promuovendo una comprensione più profonda ed un’azione concreta verso un futuro sostenibile. Come Economiacircolare.com anche Italia che Cambia e Daniel Tarozzi fanno infatti parte del Constructive Network italiano.
Le guide al cambiamento
Sono nate anche le “guide al cambiamento“ ideate per fornire un percorso chiaro e dettagliato per comprendere e agire su specifiche tematiche. L’obiettivo è duplice: educare i lettori sugli aspetti teorici e fornire strumenti pratici che possono essere applicati nella vita quotidiana o in contesti professionali.
Le guide sono strutturate in modo da essere interattive e facilmente navigabili. Gli utenti possono passare da una sezione all’altra a seconda del loro interesse e del livello di conoscenza del tema. L’obiettivo, ci spiega Daniel, è realizzare strumenti il più possibilmente completi e, per far ciò, non si usano solo risorse (quali articoli e video) di Italia che Cambia ma anche esterne. Le guide rappresentano quindi un ponte tra conoscenza e azione, facilitando un percorso educativo che incoraggia e supporta il cambiamento individuale e collettivo verso un futuro sostenibile e giusto.
Le prime disponibili spiegano come creare una comunità energetica, come sviluppare una abitazione autosufficiente e come risparmiare energia e acqua.
Letizia Palmisano
Rassegna del 18 Aprile, 2025 |
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