La Newsletter di ESO
ISSUE 415

La deep renovation degli edifici, tra costi e (grandi) vantaggi

greenplanner.it

La deep renovation degli edifici, tra costi e (grandi) vantaggi

È vero, le misure di efficientamento degli edifici costano, a volte anche parecchio, ma fatti i conti si ripagano spesso rapidamente, con grandi benefici per l’ambiente e il clima. Quello che serve davvero è un cambio di mentalità e per raggiungerlo si possono sperimentare modalità di progettazione che coinvolgano le comunità interessate dagli interventi.

 

La riqualificazione del patrimonio edilizio è un tassello fondamentale della strategia di decarbonizzazione del nostro Paese, considerato che, a oggi, gli immobili pubblici e privati pesano per più del 25% dei consumi energetici totali.

 

Per fortuna, secondo il rapporto Direttiva Epbd, un’opportunità di rilancio per il Sistema Paese elaborato da Nomisma per conto di Rockwool, gli spazi di manovra sono decisamente ampi. Il punto da cui partire è che più della metà (il 54%) delle abitazioni italiane appartiene alle classi energetiche peggiori (la F e la G).

 

In particolare, nella zona climatica D (indicativamente quella lungo le coste), la percentuale di abitazioni con le prestazioni peggiori raggiunge il 65%, incidendo sui consumi energetici del settore residenziale.

 

Tuttavia, secondo lo studio condotto da Nomisma, oltre la metà dell’obiettivo fissato dalla Direttiva Case Green dell’Unione europea per il settore residenziale (16%) è già stato conseguito grazie agli interventi di riqualificazione energetica favoriti dagli incentivi fiscali messi in atto tra il 2020 e il 2023 (Superbonus 110%, Ecobonus, Bonus Casa, Bonus Facciate).

 

Queste misure, insieme, hanno permesso di abbattere i consumi energetici dell’8,9%, con la conseguenza che servirebbe ancora una riduzione del 7,1% entro il 2030. Questo risultato potrebbe essere raggiunto con un investimento di 83,4 miliardi di euro, che potrebbero essere usati per rendere più efficienti il 10% degli edifici esistenti.

 

Secondo l’analisi, i costi dovrebbero essere ripartiti tra settore pubblico e privato, per evitare di pesare interamente sulle famiglie. Che, in ogni caso, dovrebbero comunque affrontare spese rilavanti, stimate in media in quasi 25.000 euro per unità immobiliare, variando da 15.000 euro per un’abitazione in un grande condominio a 42.000 euro per un edificio unifamiliare.

 

Costi che, però, si ripagherebbero grazie ai guadagni in efficienza, con risparmi che variano da 390 euro l’anno per le case situate nelle zone climatiche più calde fino a quasi 1.250 euro l’anno per le abitazioni in quelle più fredde.

 

In particolare, la lana di roccia prodotta da Rockwool consente sia di migliorare l’isolamento termico e acustico degli edifici sia, fattore non trascurabile, di incrementarne la resistenza agli incendi.

 

Efficienza e recupero energico del patrimonio edilizio

 

Particolarmente coinvolta nella sfida della decarbonizzazione del patrimonio edilizio risulta Teicos, una società di costruzioni specializzata nel recupero del patrimonio edilizio esistente.

 

L’azienda, oltre ad aver preso parte al tavolo di lavoro Changemakers and Policy Dialogue organizzato dal Building Performance Institute Europe, un think tank indipendente specializzato sui temi dell’efficienza e della riqualificazione energetica degli edifici, ha infatti presentato al Parlamento europeo CoRen.

 

Si tratta di una metodologia che si basa sul coinvolgimento della comunità condominiale nei processi di deep renovation, in modo da arrivare alla comprensione del valore economico ed energetico dell’intervento.

 

Teicos ha ottenuto la delibera dei lavori in 30 edifici con una media di 3 salti di classe energetica. Tra questi, vi è il condominio degli anni Settanta in via Ca’ Granda a Milano, in cui già quattro delle sei torri del complesso condominiale di 30.000 metri quadri hanno ottenuto un salto di classe dalla F alla C.

 

A Monza, poi, i condomini coinvolti nel progetto hanno deciso di investire il massimo delle risorse, e sono riusciti a ottenere un risparmio energetico del 74% con un salto di 5 classi, dalla E alla A2.

 

Nel complesso, Teicos ha ristrutturato 70 edifici tra il 2019 e il 2023, in parte con la metodologia CoRen e in parte grazie alla spinta data dai bonus vigenti, andando così a riqualificare in Lombardia una superficie complessiva di 213.465,90 metri quadrati, con un risparmio annuo di energia pari a 1514,50 GWh.

 

Grazie poi al progetto Spica (Sharing Power Information for Citizen Awareness), finanziato da Regione Lombardia, in decine di appartamenti sono stati installati anche dei sensori per verificare il miglioramento del comfort ottenuto dopo la riqualificazione energetica.

 

I dati sono stati analizzati dall’Università di Padova, che ha confermato che gli appartamenti riqualificati migliorano notevolmente il comfort termico non solo in inverno ma anche in estate. Infatti, nei mesi più caldi, la riqualificazione ha portato un abbassamento medio di 2°C dell’aria interna, rispetto alla situazione pre-intervento.

 

Decarbonizzazione, poi, fa rima con innovazione e in effetti le tecnologie possono dare un grande aiuto. Anche quando si tratta di testare diversi scenari per la gestione dell’energia negli edifici e ridurre l’impronta di carbonio (Eccm), identificando le opzioni migliori grazie alla simulazione dei dati.

 

È quanto è possibile fare grazie al Building Decarbonization Calculator sviluppato da Schneider Electric, che si basa su un database di circa 500.000 modelli di simulazione degli edifici, differenziati in base alla tipologia di asset, alle dimensioni e alla localizzazione e che permette di quantificare il ritorno sull’investimento sia a livello finanziario (fornendo metriche chiave, come il Roi), sia rispetto alle emissioni di anidride carbonica.

 

Lo strumento sviluppato da Schneider permette inoltre di verificare la conformità degli interventi con le disposizioni di legge e di definire l’ordine di priorità degli interventi di retrofit, evidenziando l’impatto dei vari interventi.

 

Infine, il tool è facilmente scalabile e consente di realizzare scenari personalizzati che riflettono le possibilità di retrofit per i singoli edifici o di interi portafogli, estesi anche in ambito retail, agli hotel, agli ospedali e agli uffici.

 

Simone Gandelli

 

 

Photo: wirestock

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