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ISSUE 415

Responsabilità estesa per l’arredo, siglato l’accordo di programma

economiacircolare.com

Responsabilità estesa per l’arredo, siglato l’accordo di programma

Dopo la nascita del Consorzio Nazionale Sistema Arredo, le industrie dell’arredo italiano fanno un altro passo verso l’introduzione di un sistema di responsabilità estesa del produttore (EPR) per il mobilio, in cui i produttori siano appunto responsabili di una corretta gestione del fine vita dei beni che mettono sul mercato.

 

Ieri, al Salone del mobile di Milano, il Consorzio Nazionale Sistema Arredo (CNSA) e FederlegnoArredo hanno siglato un Accordo di programma con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) che – spiega una nota – “dà il via a un periodo di test propedeutici a un futuro regime di responsabilità estesa del produttore per l’arredo”.

 

Alla firma erano presenti il presidente di FederlegnoArredo e del CNSA, Claudio Feltrin, e Maria Porro, presidente di Assarredo e nel Cda del Consorzio, la viceministro Vannia Gava e il direttore generale economia circolare del MASE, Luca Proietti.

 

“A distanza di un anno dal Salone del Mobile 2024, in cui avevamo lanciato l’idea e il progetto − ha sottolineato Vannia Gava − oggi finalmente firmiamo il primo atto concreto con cui avviamo una fase sperimentale che potrà gettare le basi di un innovativo sistema EPR e ottenere un altro grande risultato di economia circolare nell’ambito di una delle filiere più importanti per l’economia del Paese”.

 

Il presidente di FederlegnoArredo e del Consorzio, Claudio Feltrin, parla di grande soddisfazione e di “un passo fondamentale per rafforzare la filiera del legno-arredo che si assume un impegno concreto per il futuro. FederlegnoArredo ha creduto fortemente in questo progetto, supportandone la nascita e lo sviluppo per un modello di business che poggia le proprie basi sulla sostenibilità ambientale e sociale. Un grazie al ministero per aver condiviso con noi un obiettivo così strategico in cui l’arredo made in Italy ha deciso di non aspettare, ma di anticipare le sfide del futuro”.

 

“Questo momento rappresenta un’opportunità strategica che trasforma la responsabilità estesa del produttore in un motore di innovazione e circolarità, a beneficio delle aziende e dell’intera filiera” ha dichiarato Maria Porro, presidente di Assarredo e nel Cda del Consorzio. 

 

Il percorso in due fasi

 

Le attività previste dall’accordo, “mirano a rafforzare la conoscenza del destino attuale dei prodotti di arredo a fine vita”. Conoscenza che servirà al MASE come base per di delineare un futuro regime EPR per i mobili.

 

Le aziende produttrici e il ministero hanno definito un percorso in due fasi:

 

  • Analisi a campione. La prima è dedicata ad analisi a campione in quattro aree territoriali significative, per “individuare le modalità attuali di gestione dei rifiuti derivanti da mobili e altri prodotti di arredo”. Questi dati a campione saranno utilizzati per elaborare una sintesi indicativa a livello nazionale;

  • Consultazione delle associazioni. La seconda fase sarà dedicata alla consultazione delle “associazioni rappresentative a livello nazionale”: dall’ANCI, ai fornitori di materie prime e semilavorati, dai produttori di mobili e altri prodotti di arredo a distributori e gestori dei rifiuti derivanti dall’utilizzo di tali beni. Obiettivo di questa seconda fase è “consolidare, a livello nazionale, i dati raccolti e disegnare nuove strategie operative per il futuro”.

 

 

Spiega Porro: “Il lavoro che ci aspetta nei prossimi mesi, con il monitoraggio in città chiave come Milano, Treviso, Napoli e Bari e il dialogo con le associazioni nazionali, ci permetterà di disegnare strategie concrete e su misura per il nostro settore”.

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