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ISSUE
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fondazionesvilupposostenibile.org

C’è un primato che detiene in campo industriale, del quale è poco consapevole. Le diciannove filiere del riciclo e la trasformazione delle imprese (con le dovute eccezioni) verso la transizione ambientale ed energetica ha reso la nostra economia quella più circolare nel Vecchio Continente, con un tasso pari a circa il 21 per cento.
Se guardiamo alla Germania che è davanti a noi come Paese manifatturiero, Berlino si ferma poco vicino al 15 per cento di circolarità. Un’industria quella del riciclo e della produzione e della vendita delle materie prime seconde che rappresenta ormai un pilastro del sistema imprenditoriale made in Italy.
Vale la pena ricordare un paio di dati illustrati nell’ultimo rapporto della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, guidata da Edo Ronchi: l’anno scorso l’ltalia per far funzionare le sue industrie, la sua innovazione, la sua vita quotidiana ha impiegato qualcosa come 480 milioni di tonnellate di materia, dal rame all’alluminio. E oltre il 46% viene dalle importazioni.
In un Paese trasformatore, come il nostro, ma privo o quasi di materie prime, questa è stata la nostra forza, ma in momenti di incertezza geopolitica potrebbe diventare una debolezza. L’esempio viene dall’esplosione dei costi dell’energia dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Ci sono segnali negativi sul fronte della plastica e ancora molti ritardi sul fronte della raccolta cosiddetta Raee, il recupero delle materie prime critiche che sono nei nostri telefonini dimenticate nei cassetti e nelle lavatrici che non vengono smaltite correttamente.
Un vero paradosso: le aziende devono comprare materia prima, mentre in Italia ci sarebbero intere miniere domestiche nascoste dentro gli elettrodomestici o dentro i televisori o i device.
Ecco una cosa che si potrebbe cominciare a fare, considerare l’industria del riciclo come un pilastro fondamentale dell’economia, non come l’insieme delle imprese che si occupano dell’ambiente. Certo, lo hanno nel loro Dna. Ma in tempi così incerti la competitività del sistema Paese passa anche da una integrazione culturale tra mondi che troppo spesso si sentono distanti tra loro.
Nicola Saldutti – L’Economia, Corriere della Sera
Photo: rawpixel.com
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Rassegna del 29 Dicembre, 2025 |
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