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La bambina bresciana ha chiesto alla mamma di contattare il sindaco per avere il permesso di raccogliere cartacce, mozziconi e mascherine abbandonate per strada: patto di collaborazione con il Comune e adesso fa la "spazzina volontaria"
Desidera un mondo più pulito e per questo, appena finisce di fare i compiti o è libera, raccoglie i rifiuti che trova per strada vicino alla sua abitazione a Bedizzole, in provincia di Brescia. A spingere Zoe Fragiacomo, bimba di 7 anni, a prendersi cura dell'ambiente che la circonda è stata la sporcizia che ha notato durante le passeggiate in compagnia del suo cagnolino e di altri membri della famiglia. "Tutto è iniziato a dicembre quando Zoe, uscita con la sorella maggiore, si è accorta della presenza di alcune mascherine e bottiglie abbandonate a terra o tra le siepi - racconta mamma Mariateresa - Quando è rientrata a casa mi ha spiegato quello che aveva visto, chiedendomi il permesso di raccogliere tutto".
Una richiesta inaspettata e che inizialmente aveva suscitato anche qualche perplessità nella signora, soprattutto per le modalità di raccolta ai tempi del Covid. "Ho provato anche a spiegarle che sul territorio c'erano già adulti autorizzati a prendere i rifiuti - spiega la madre - Ma lei, ostinata, mi ha risposto di volerli aiutare e che, per fare tutto in regola, avrei dovuto scrivere al sindaco, che dai tempi dell'asilo lei considera suo amico". Coscienza ambientale duratura o momentanea? Nel dubbio la signora Mariateresa ha atteso un po' prima di far conoscere le intenzioni della figlia, "ma la sua insistenza mi ha portata a contattare il Municipio - aggiunge -, perché ogni giorno, quando tornava da scuola, mi chiedeva se avevo ricevuto qualche risposta e se poteva quindi iniziare a pulire le strade".
E alla proposta di Zoe, il sindaco Giovanni Cottini ha risposto positivamente. "Qui in Comune abbiamo accolto tutti con entusiasmo la volontà della nostra piccola Greta Thunberg - racconta il primo cittadino - Così, l'abbiamo invitata nella nostra struttura per stipulare un patto di collaborazione con lo scopo di fornirle tutti i materiali necessari per fare una raccolta in sicurezza". Una firma resa possibile grazie a 'Legami Leali', associazione che fa rete tra 22 paesi del Garda nel Bresciano, che ha donato a Zoe sacchi, guanti e pinze per raccogliere i rifiuti. Così la bambina ha potuto iniziare a fare la sua parte per rendere il mondo un posto migliore: "Abbiamo trovato persino ombrelli, un volante e dei tappetini di un'automobile - racconta la signora Mariateresa - Ma mi ha colpito soprattutto la presenza massiccia di mozziconi di sigaretta, che in passato anche io distrattamente avevo gettato a terra. Oggi imparo da Zoe che non avrei mai dovuto farlo".
"Siamo entusiasti dei riscontri positivi ricevuti da parte dei nostri concittadini e dell'attenzione mediatica su questa bella iniziativa - aggiunge Cottini - La nostra speranza è che l'esempio della bimba possa coinvolgere sempre più persone, affinché tutti capiscano che basta poco per mantenere ancora più pulito il paese in cui viviamo". Ma Zoe di diventare 'famosa' non vuole saperne: "Oggi mia figlia ha detto di voler continuare a pulire silenziosamente e che a lei interessa solo parlarne con gli insegnanti e con i suoi compagni di scuola", conclude mamma Mariateresa.
Francesca Robertiello
Rassegna del 22 Gennaio, 2021 |
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