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ISSUE 367

50 euro per parcheggiare in centro: l’esperimento in Olanda per scoraggiare l’uso della macchina

«Vogliamo che la gente vada in giro a piedi, in bici o col trasporto pubblico, e solo quando tutto ciò non è possibile prenda l’auto», ha spiegato il portavoce del Comune dell’Aja

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50 euro per parcheggiare in centro: l’esperimento in Olanda per scoraggiare l’uso della macchina

Cinquanta euro per parcheggiare in centro. Così l’amministrazione dell’Aia spera di risolvere un problema che attanaglia molte città europee e mondiali: le strade piene di auto parcheggiate che impediscono a chi circola di farlo liberamente. Il prezzo, circa 10 volte la tariffa media richiesta finora, sarà fisso, a prescindere dalla durata della sosta, ma non si applicherà a tutti i parcheggi cittadini, bensì solo a quelli di alcune strade particolarmente intasate di auto. Ad esempio il lungomare che costeggia la spiaggia di Scheveningen e le vie circostanti la popolare meta per surfisti e vacanzieri sul Mare del Nord. Da tempo, infatti, i residenti lamentano l’impossibilità di trovare uno stallo per la propria auto, soprattutto nei giorni assolati. L’esperimento non è nuovo, dato che è già stato tentato con successo in altre municipalità olandesi come la città universitaria di Leida, ma l’obiettivo è capire se può funzionare in una città da mezzo milione di abitanti, sede del Parlamento olandese, del governo, del Palazzo Reale, e di tutte le ambasciate straniere presenti nel Paese, oltre che della Corte Internazionale di Giustizia e della Corte Penale Internazionale.

 

Le macchine non sono proibite

 

Jurriaan Esser, portavoce dell’amministrazione cittadina, citato dal Guardian, ha fatto sapere che l’esperimento durerà un anno, e che le strade dove verrà messo in pratica l’esperimento sono state scelte in modo da poter valutare efficacemente gli eventuali effetti collaterali della nuova politica. Ai titolari delle attività e ai residenti verranno dati speciali permessi per parcheggiare gratuitamente. «Vogliamo che la gente vada in giro a piedi – ha dichiarato Esser – o eventualmente in bicicletta e col trasporto pubblico, e solo quando tutto ciò non è possibile prenda l’auto». Specificando: «Non vuol dire che le macchine non sono ammesse in città, ma semplicemente che se la distanza da percorrere è breve, è meglio spostarsi con le proprie gambe. Non è meglio solo per l’ambiente, ma riduce anche i tempi di spostamento». Mentre alcuni negozianti temono che la nuova misura ridurrà il loro giro d’affari – anche se i dati dimostrano il contrario – chi si schiera a favore del trasporto sostenibile fa notare che l’Aia non farebbe abbastanza per scoraggiare l’uso dell’auto, nonostante la città abbia un’invidiabile infrastruttura pedonale e ciclabile.

 

Antonio Di Noto

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