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ISSUE 367

Le imprese più sostenibili secondo l’Istat: inaspettate

biopianeta.it

Le imprese più sostenibili secondo l’Istat: inaspettate

Come ha rivelato l’Istat nel 2022 sono sei imprese su dieci ad aver adottato azioni più sostenibili. Circa il 22% investe su energie rinnovabili e oltre la metà ha intrapreso azioni per la tutela ambientale. Si tratta, però, di comparti che potrebbero risultare inaspettati.

 

Il 2022 ha visto un incremento importante rispetto alle imprese sostenibili. A confermarlo è il rapporto dell’Istat che riporta dati specifici in merito alle azioni di tutela ambientale e all’investimento su fonti di energia rinnovabili. Ciò che lascia stupiti è, tuttavia, la provenienza dei comparti che si sono dimostrati tra i più sostenibili dell’ultimo anno. Secondo quanto emerso dai dati Istat, il 50,3% delle imprese manifatturiere italiane ha adottato azioni per la tutela ambientale. Mentre il 44,6% ha intrapreso iniziative di sostenibilità sociale e il 38,6% ha svolto nel 2022 azioni di sostenibilità economica.

 

I dati Istat

 

Ad essere coinvolte in maniera particolare nelle pratiche sostenibili sono le imprese manifatturiere del Nord-est e del Nord-ovest. Con una percentuale molto alta, tuttavia, nel resto d’Italia (circa 61% al Nord, 58,9% al Centro e 48,5% al Sud). E come conferma Istat tra le aziende più green si troverebbero quelle che potremmo ritenere più ‘paradossali‘. Dalle imprese farmaceutiche a quelle del tabacco, dai prodotti petroliferi alle bevande e gli alimenti. Nel dettaglio, l’Istat chiarisce che nel comparto relativo ai prodotti farmaceutici sarebbero l’81,5% delle imprese ad essere sostenibili.

 

Mentre nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati sono il 75,3% delle imprese. Ancora sempre più green le industrie alimentari, di bevande e di tabacco con il 69,2% delle imprese. Inoltre, guardando alle azioni sostenibili nel concreto, l’Istat chiarisce nel suo rapporto che nel settore della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi ci sono più imprese attive nelle pratiche di tutela ambientale (quasi il 73% delle imprese). Le stesse aziende si occupano anche di sostenibilità sociale (66,7%) ed economica (64,8%). Nella tutela ambientale le iniziative intraprese, in generale, nel 2022 fanno riferimento all’aumento di utilizzo di energia da fonti rinnovabili e all’aumento dell’efficienza energetica. Poi ancora alla riduzione dell’utilizzo dell’acqua o al suo riciclo.

 

Il paradosso delle imprese più sostenibili

 

Inoltre, emerge che circa il 12% delle imprese utilizza materie prime seconde. Oltre il 5% delle industrie, invece, riusa i rifiuti residui di produzione e il 4,7% delle imprese ricicla i materiali riprogettando i processi produttivi. Infine, sempre secondo quanto rivela l’Istat nel suo rapporto, anche in merito alle azioni progettate per il futuro sono sempre le grandi imprese ad essere più attive. Ma ad aumentare i loro sforzi per essere più green e sostenibili anche le piccole e medie industrie intenzionate ad investire sempre di più nelle varie pratiche di tutela ambientale e sociale.

 

Dunque, volendo trarre le conclusioni rispetto a quanto affermato, sembrerebbe che le imprese tra le maggiori produttrici di inquinamento ambientale siano quelle che, ad oggi, appaiono le più impegnate nelle azioni sostenibili. Un palliativo per giustificare l’inquinamento ancora prodotto o un modo per dimostrare in maniera concreta la volontà di cambiamento? Al momento, purtroppo, non possiamo fornire una risposta che sia reale e concreta. Ma a fronte di questo vogliamo almeno sottolineare l’importanza della sostenibilità e sperare che questa importanza sia stata davvero colta da tutti.

 

Francesca Perrone

 

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