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.. il tessile circolare Europeo.
Mentre in Italia si è ancora in attesa dei decreti leggi che consentiranno ai Consorzi EPR tessili di attivarsi, nascono in Europa iniziative interessanti anche con la presenza di imprese italiane. Ve ne segnaliamo tre.
SOLSTICE è forse l’ultimo nato (1 maggio 2024), è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito di Horizon Europe e durerà 42 mesi. Il capofila è Axel’One, una piattaforma di innovazione francese dedicata a chimica, plastica e materiali innovativi ma il consorzio coinvolge molti Paesi Eu grazie ad una rete di 24 partner tra cui Comune di Prato e Next Technology Tecnotessile.
Sperimentazioni dell’approccio olistico alla base del progetto (dalla prevenzione al riciclo) si realizzeranno in 4 aree europee: Grenoble (Francia), Berlino (Germania), Prato (Italia) e Catalogna (Spagna).
Il progetto SOLSTICE mira a realizzare un nuovo processo di riciclaggio chimico rapido ed ecoefficiente in grado di trattare tutti i materiali tessili e plastici che oggigiorno non possono essere riciclati chimicamente in condizioni blande. A questo scopo sarà predisposto anche un sistema di tracciabilità basato sul Mineral Textile Profile (MTP) che fornirà la base per il Digital Product Passport (DPP), migliorando la tracciabilità e la trasparenza della catena di approvvigionamento.
Sorting for Circularity Europe: Rewear Project
Progetto guidato da Fashion for Good e sostenuto dai brand partner Adidas, BESTSELLER, Bonprix, C&A, Inditex, Levi Strauss & Co., Otto Group, PVH Corp. e Zalando. Inoltre Circle Economy Foundation guida la creazione e l’implementazione della metodologia, con il supporto di Consumption Research Norvegia, Oslo Metropolitan University e Revaluate.
Per garantire accuratezza e rappresentazione nell’acquisizione dei dati sul flusso di prodotti tessili all’interno dell’UE e sui mercati di esportazione, opera su regioni geografiche specifiche: Lituania (Nordico/Baltico), Paesi Bassi (Occidentali), Polonia (Centro-Orientale) e Spagna (Europa meridionale).
Il progetto riunisce anche le più grandi selezionatrici tessili industriali d’Europa; tra cui Erdotex, ModaRe, Humana People to People Baltic e Wtorpol, che mostrano come diversi stakeholder – marchi, selezionatori e innovatori – possono lavorare insieme per conformarsi alle normative in evoluzione. Obiettivo importante è testare le tecnologie di smistamento automatizzato utilizzando l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale (AI) per raccogliere informazioni sul prodotto, come colore, stile, tipo di indumento e qualità. Ciò consentirà agli smistatori e ai marchi di prendere decisioni migliori e di selezionare in modo efficiente i materiali sulla base dei dati di prodotto e dei criteri derivanti dai requisiti del mercato di rivendita locale, europeo ed esportazione, ottimizzando così il flusso dei tessili per raggiungere il loro massimo valore potenziale. I risultati saranno condivisi con un business case di supporto e una tabella di marcia di implementazione per informare le decisioni di investimento in infrastrutture, modelli di business circolare (CBM) e centri di riparazione.
Il progetto Rewear si basa sul quadro Sorting for Circularity di Fashion for Good avviato nel 2021 e successivamente lanciato in Europa, India e Usa. Punto fermo: armonizzare il lavoro delle industrie di raccolta, selezione e riciclaggio al fine di far avanzare le tecnologie di riciclaggio da tessile a tessile e l’industria della rivendita e del riuso.
T-REX – Textile Recycling Excellence
Il progetto nasce da un consorzio di 12 importanti attori dell’intera catena del valore del riciclo ed istituti di ricerca, è finanziato dall’Unione Europea (UE) con l’obiettivo di creare un sistema circolare per i rifiuti tessili post-consumo. Anche in questo caso si punta a creare un modello armonizzato dell’UE per la cernita a circuito chiuso e il riciclaggio dei rifiuti tessili post consumo, trasformando i tessili a fine vita in materia prima per nuove attività commerciali e produttive.
Il progetto mira a contribuire alla comprensione e all’identificazione delle infrastrutture, delle tecnologie e delle politiche necessarie per incoraggiare la crescita di catene del valore circolari nell’industria tessile.
Veolia, guiderà la raccolta, lo smistamento e la divisione dei rifiuti tessili post-consumo per lavorare con le esigenze di materie prime delle rispettive tecnologie di riciclaggio tessile di Infinited Fiber Company, BASF e CuRe. Le fibre riciclate saranno convertite in filati dai produttori europei Linz Textil e TWD Fibres, da cui Adidas creerà prodotti dimostrativi in vista del fine vita. La FAU sosterrà il progetto con competenze analitiche per massimizzare la conversione dei rifiuti tessili multi fibra. L’Università di Aalto condurrà attività di coinvolgimento dei cittadini per aumentare la consapevolezza delle pratiche di riciclo tessile e analizzare l’impatto sociale. Fashion for Good guiderà le comunicazioni del settore e condurrà attività di business e integrazione digitale, con il supporto di Quantis e Arapaha, che raccoglieranno e analizzeranno i dati provenienti da tutta la catena del valore per valutazioni di sostenibilità e raccomandazioni sulle soluzioni digitali.
Osservazioni:
analizzando questi progetti spiccano la dimensione internazionale della rete di relazioni, sollecitata anche dalla natura dei finanziamenti erogati (bandi EU) e la presenza di una varietà di partners: dai brand alle università, dai centri raccolta post consumo agli sviluppatori di software e altri. Obiettivo comune modellizzare/armonizzare l’approccio alla gestione del problema, identificato sostanzialmente nella gestione della frazione tessile urbana mentre non si attribuisce importanza alla frazione preconsumo, forse immaginando una sorta di autogestione da parte del sistema industriale. Assente, o sotto poco evidenziata, l’industria meccanotessile. Possiamo dedurre che lo sviluppo di impianti per il riciclo chimico saranno una sorta di gemmazione del riciclo plastico? Da approfondire.
Rassegna del 07 Giugno, 2024 |
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