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In Danimarca è entrato in funzione il più grande impianto europeo di produzione di e-metanolo d’Europa. È stato inaugurato nella città di Kassø e ha una capacità produttiva annua di 42mila tonnellate, circa 53 milioni di litri. L’impianto fornirà una quota rilevante della sua produzione al colosso della logistica Maersk, che punta a ridurre in modo drastico le emissioni della propria flotta.
L’e-metanolo è infatti un carburante sintetico a basse emissioni. A differenza del metanolo tradizionale, non deriva da fonti fossili come gas o carbone ed è una possibile soluzione per la riduzione dell’inquinamento marino causato dal trasporto marittimo.
L’Organizzazione marittima internazionale (Imo) ha fissato l’obiettivo di azzerare le emissioni nette di carbonio entro il 2050). Questo traguardo è stato stabilito nella Strategia Imo 2023 sulla riduzione delle emissioni di gas serra dalle navi, adottata durante la sessione del Comitato per la protezione dell’ambiente marino nel luglio 2023.
L’inquinamento causato dal trasporto marittimo è un problema
L’emissione di gas serra dalle navi è un problema perché il trasporto marittimo è responsabile di circa il 3% delle emissioni globali di anidride carbonica. Le navi utilizzano principalmente olio combustibile pesante, un derivato del petrolio altamente inquinante, emettendo quantità elevate di CO₂, ossidi di zolfo e particolato fine, che comportano gravissimi danni alla salute e all’ambiente.
Il traffico marittimo, poi, è in costante crescita: oltre il 90% delle merci mondiali viaggia via mare, e la domanda di trasporto è destinata ad aumentare.
Il settore marittimo è quasi impossibile da elettrificare a causa delle lunghe distanze percorse e dei grandi quantitativi di energia richiesti. Per questo, ridurre le sue emissioni è tecnicamente più complesso rispetto ad altri settori.
Maersk ha già ordinato 26 navi a doppia alimentazione, in grado di utilizzare sia olio combustibile tradizionale sia e-metanolo. La «Laura Maersk» è la prima nave portacontainer al mondo progettata per solcare i mari esclusivamente alimentata a e-metanolo.
Una transizione molto costosa
La produzione di e-metano ha un grosso deficit: è molto costosa. L’investimento per l’impianto danese è stato di circa 150 milioni di euro e il prezzo del combustibile verde è ancora nettamente superiore rispetto ai derivati fossili.
Ma l’impiego dell’e-metanolo non è ristretto solo al trasporto marittimo. Aziende come Novo Nordisk e Lego lo impiegheranno per rendere più sostenibile la produzione di penne per iniezioni e mattoncini in plastica. Un combustibile versatile, che offre un grande potenziale per ridurre l’impatto ambientale nel commercio su nave e che apre nuovi impieghi anche nell’industria chimica e manifatturiera.
Chiara Ricciolini
Rassegna del 23 Maggio, 2025 |
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