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ISSUE 417

Linkontro 2025: la voglia di sostenibilità e benessere rimane sotto traccia ma il cambiamento è in atto

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Linkontro 2025: la voglia di sostenibilità e benessere rimane sotto traccia ma il cambiamento è in atto

La recente 40° edizione del Linkontro, l'evento di riferimento nel largo consumo organizzato da NIQ, ha offerto numerosi spunti che, pur non sempre esplicitati, convergono verso un messaggio chiave: sostenibilità e benessere alimentare stanno ridefinendo le strategie di industria e distribuzione. L'approccio Human&Green, che vede la dieta mediterranea come bussola per guidare la transizione ecologica nel retail, pur non essendo ancora al centro del dibattito come dovrebbe, emerge dai dati e dalle tendenze presentate durante l'evento.

 

I dati confermano il cambiamento, ma il dibattito è ancora insufficiente

 

Nonostante i dati di mercato presentati durante il Linkontro confermino chiaramente che un cambiamento è in atto, il dibattito esplicito sul potenziale della dieta mediterranea come modello di sostenibilità per il retail è rimasto sotto traccia. Le statistiche sono eloquenti ma ancora non tradotte in una strategia di settore chiaramente articolata:

 

  • La crescita dei reparti del fresco (+5,5% nei primi 4 mesi del 2025)

  • I picchi significativi per frutta e verdura (+7,9%)

  • L'aumento dell'olio extravergine d'oliva (+23%)

  • La crescita di categorie come semi (+32,2%), frutti di bosco (+25%), yogurt greco (+24,8%) e legumi secchi (+11,2%)

 

Tutti questi indicatori segnalano una chiara preferenza dei consumatori verso gli elementi fondanti della dieta mediterranea, ma durante l'evento questo collegamento non è stato esplicitamente valorizzato come potenziale modello guida per la trasformazione del settore.

 

L'Osservatorio Nestlé "L'Età senza Età": il tema emerge esplicitamente

 

Tra i vari interventi al Linkontro, è stato Nic Palmarini, Direttore del National Innovation Centre for Ageing (NICA) e Co-Founder di Edelman Longevity Lab, a portare esplicitamente l'attenzione sul tema, con un intervento che ha ripreso molti dei temi e dei dati dell'Osservatorio Nestlé "L'Età senza Età".

 

Nel suo intervento, Palmarini ha illustrato come l'Osservatorio Longevità rappresenti una piattaforma essenziale per comprendere e valorizzare l'invecchiamento nella società italiana. Ha sottolineato l'importanza di analizzare l'evoluzione della nutrizione e delle abitudini alimentari con l'avanzare dell'età: non si tratta solo di cibo, ma di una consapevolezza crescente sul suo impatto su salute e ambiente, con una dieta mediterranea che assume dimensioni sempre più cosmopolite.

 

Nella ricerca che è stata pubblicata a inizio anno e quindi si riferisce a interviste fatte nel 2024, la metà degli italiani afferma di aver migliorato la qualità della propria alimentazione, e quasi 2 su 3 tra gli over 65 negli ultimi anni dicono di aver diminuito la quantità di cibo.

 

La GenZ e i nuovi trend: segnali di un cambiamento in atto

 

Durante Linkontro, Ramon Melgarejo, President Strategic Analytics & Insights di NIQ, ha presentato dati significativi sulle nuove generazioni, che pur non esplicitando il modello della dieta mediterranea, confermano tendenze perfettamente compatibili con esso.

 

La GenZ mostra una forte attenzione alla qualità, alla sostenibilità e all'innovazione, con i membri di questa generazione che a 25 anni guadagnano e spendono di più rispetto alle generazioni precedenti alla stessa età (consumi medi annui per persona in Europa pari a 20,8K € contro i 16,6K €dei Millennials).

 

"Le aziende che comprendono il valore dei consumatori della Gen Z hanno l'opportunità di costruire relazioni di lungo termine, basate su trasparenza e innovazione" ha affermato Melgarejo, evidenziando come questa generazione cerchi prodotti che riflettano non solo la propria unicità, ma anche l'impegno etico e la sostenibilità.

 

Questi valori – qualità, sostenibilità, territorialità, etica – sono perfettamente allineati con i principi della dieta mediterranea, un aspetto che, pur non essendo stato sufficientemente valorizzato durante l'evento, rappresenta un'opportunità significativa per il retail.

 

Il potenziale inesplorato della "coompetizione" per un retail mediterraneo

 

Un altro tema emerso durante il Linkontro è stato quello della "coompetizione", termine citato da Enzo Frasio, Amministratore Delegato di NIQ Italia, che implica la creazione di relazioni di reciproco vantaggio tra industria, distribuzione e comunicazione al fine di generare valore "diffuso".

 

"Il 2025 si è aperto all'insegna del segno positivo sia in termini di quantità che di valore. Un andamento di positività diffusa che deriva non solamente da alcune categorie che crescono e riflettono i bisogni emergenti dei consumatori, ad esempio il tema del benessere, ma anche dalla convivenza tra Industria di Marca e Marca del Distributore in un contesto che permette a entrambe di svilupparsi", ha osservato Frasio.

 

Anche in questo caso, pur non essendo stato esplicitato, il concetto di "coompetizione" rappresenta un approccio ideale per implementare un modello retail basato sulla dieta mediterranea. La collaborazione tra gli attori della filiera è infatti essenziale per valorizzare le eccellenze territoriali, promuovere prodotti stagionali e locali, e riequilibrare gli assortimenti a favore di prodotti freschi e poco trasformati.

 

Conclusioni: da segnali sottotraccia a strategia esplicita

 

Il Linkontro 2025 ha offerto numerosi segnali che confermano come il settore del largo consumo stia evolvendo in direzioni coerenti con un paradigma più sostenibile e attento al benessere. I dati di mercato mostrano chiaramente che i consumatori stanno già orientando le proprie scelte verso prodotti allineati con i principi della dieta mediterranea.

 

Tuttavia, questo potenziale non è stato ancora tradotto in una strategia esplicita e condivisa dal settore. In risposta a questa necessità, l'Human&Green Retail Forum del 14 ottobre 2025 si propone di catalizzare questo cambiamento, portando al centro del dibattito ciò che al Linkontro è emerso solo sottotraccia: la dieta mediterranea è la bussola della sostenibilità nel largo consumo.

 

La sfida è quella di trasformare questi segnali in un impegno concreto, in cui la distribuzione moderna assuma finalmente quel ruolo di protagonista attivo della transizione ecologica a cui è chiamata dalla propria posizione strategica nella filiera alimentare. Un ruolo che richiede la capacità di prendersi cura delle persone e del pianeta, adottando un approccio Human&Green in cui la dieta mediterranea diventa non solo un modello alimentare, ma un vero e proprio paradigma di business responsabile e sostenibile.

 

Domenico Canzoniero

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