La Newsletter di ESO
ISSUE 315

Macchinari innovativi, economia circolare e trasformazione tecnologica

Incentivi fino al 75% per le aziende che decidono di investire in macchinari innovativi, in processi di economia circolare e nella trasformazione tecnologica sostenibile. Ecco cosa contiene il bando Macchinari innovativi

greenplanner.it

Macchinari innovativi, economia circolare e trasformazione tecnologica

Il Ministero per lo sviluppo Economico ha definito tempi e modalità per accedere all’agevolazione denominata Macchinari Innovativi, con il provvedimento del 29 marzo 2021, aprendo così il cosiddetto secondo sportello.

 

L’importo messo a disposizione ammonta a euro 132,5 milioni e attiene all’Asse III, Azione 3.1.1 del Programma operativo nazionale Imprese e competitività 2014-2020 Fesr.

 

La misura è destinata alle imprese e ai professionisti operanti in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e vuole incentivare la trasformazione tecnologica e digitale nonché la transizione verso l’economia circolare.

 

Vediamo le principali caratteristiche dell’agevolazione.

 

Beneficiari della misura Macchinari innovativi

 

Possono accedere alle agevolazioni i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali individuate nell’elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 che disciplina le professioni non organizzate in ordini o collegi e in possesso dell’attestazione rilasciata in ottemperanza alla medesima legge.

 

Ma anche le micro, piccole e medie imprese (Pmi) che alla data di presentazione della domanda siano in regola con gli obblighi contributivi e non si trovino in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà, siano in regime di contabilità ordinaria e dispongano di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese, ovvero abbiano presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi.

 

Ancora, la misura è aperta alle imprese, fino a un massimo di sei soggetti co-proponenti, in possesso dei requisiti previsti dalla normativa che aderiscano a un contratto di rete a condizione che tale contratto configuri una collaborazione effettiva, stabile e coerente con gli obiettivi di rafforzamento della competitività e di sviluppo tecnologico connessi alla realizzazione dei programmi proposti.

 

Le attività economiche ammesse

 

Sono ammesse tutte le attività manifatturiere (sezione C della classificazione delle attività economiche Ateco 2007), a eccezione delle attività connesse ai settori siderurgia, estrazione del carbone, costruzione navale, fabbricazione delle fibre sintetiche, trasporti e relative infrastrutture, produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture.

 

Sono inoltre ammesse le attività di servizi alle imprese. In questo caso occorre fare riferimento all’allegato 3 del decreto ministeriale 30 ottobre 2019.

 

Facciamo qualche esempio: raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, recupero dei materiali (limitatamente a quelli di origine industriale e commerciale), ricerca scientifica e sviluppo; edizioni di software; riparazione e manutenzione di computer e periferiche, attività di imballaggio e confezionamento per conto terzi, attività delle lavanderie industriali; attività legali e contabilità, attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale.

 

Le spese ammissibili

 

I programmi di investimento ammissibili devono prevedere spese non inferiori a euro 400.000 e non superiori a euro 3.000.000.

 

Nel caso di programmi presentati da reti d’impresa, la soglia minima può essere raggiunta mediante la sommatoria delle spese connesse ai singoli programmi di investimento proposti dai soggetti aderenti alla rete, a condizione che ciascun programma preveda comunque spese ammissibili non inferiori a euro 200.000; essere realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle regioni meno sviluppate;

 

Caratteristiche degli investimenti

 

I programmi di investimento devono:

  • prevedere l’acquisizione di tecnologie abilitanti atte a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa quali advanced manufacturing solutions, additive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, internet of things e industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics

  • prevedere in concomitanza oppure in alternativa a quelle appena citate, soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile e circolare

 

Qualche esempio tratto dalla norma:

  1. soluzioni atte a consentire un utilizzo efficiente delle risorse, il trattamento e la trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a rifiuto zero e di compatibilità ambientale

  2. tecnologie finalizzate al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale attraverso, per esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime

  3. sistemi, strumenti e metodologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua

  4. soluzioni in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo

  5. utilizzo di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati

  6. implementazione di sistemi di selezione del materiale multileggero al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri

 

I beni oggetto del programma di investimento devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardano macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.

 

Le spese correlate ai programmi di investimento devono essere concluse entro 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

 

Natura ed entità delle agevolazioni del bando Macchinari innovativi

 

Le agevolazioni consistono in un contributo a fondo perduto e in un finanziamento a tasso agevolato che congiuntamente non possono superare il 75% delle spese ammissibili.

 

Sono calcolate sulla base della dimensione dell’impresa:

  • per le imprese di micro e piccola dimensione, un contributo in conto impianti pari al 35% e un finanziamento agevolato pari al 40%

  • per le imprese di media dimensione, un contributo in conto impianti pari al 25% e un finanziamento agevolato pari al 50%

 

Il finanziamento agevolato non è assistito da particolari forme di garanzia e deve essere restituito dall’impresa beneficiaria senza interessi in un periodo della durata massima di 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni.

 

Tempi di inoltro delle domande di partecipazione

 

Le domande di partecipazione saranno valutate sulla base dell’ordine di arrivo e dovranno seguire il seguente iter di inoltro attraverso l’apposita piattaforma del sito di Invitalia, gestore della misura,

  • compilazione della domanda, a partire dalle ore 10 del 13 aprile 2021

  • invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10 del 27 aprile 2021

 

È necessario disporre dell’indirizzo Pec e della carta nazionale dei servizi.

 

Diversa è la procedura riservata alle reti non dotate di soggettività giuridica, dei soggetti esteri e delle imprese amministrate da persone giuridiche che dovranno richiedere l’accreditamento a partire dalle ore 10 del 6 aprile 2021.

 

Tutte le informazioni e le domande più diffuse, relative alla misura Macchinari innovativi, sono disponibili online sul sito del Ministero.

 

Angela Carfa

 

 

Photo: Bruno /Germany

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