La Newsletter di ESO
ISSUE 319

Nuovi fondi dall’Europa per produrre buona energia

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Nuovi fondi dall’Europa per produrre buona energia

Energy Harvesting and and Storage Technologies è un bando europeo bando dedicato allo sviluppo delle tecnologie di stoccaggio dell’energia da impiegare per rendere più stabili i sistemi energetici e per decarbonizzare gli impianti che utilizzano fonti fossili

 

L’Europa dà i numeri e anche tanti: 40 milioni di euro. È questo il budget che mette a disposizione per quelle Pmi, università, centri di ricerca, industrie, ospedali e amministrazioni pubbliche che vorranno partecipare al bando Energy Harvesting and and Storage Technologies.

 

Il bando è dedicato allo sviluppo delle tecnologie di stoccaggio dell’energia da impiegare, per esempio, per il retrofit delle centrali elettriche fossili o per rendere più stabili i sistemi energetici.

 

Ci sarà infatti tempo fino al prossimo 22 settembre per presentare alla Commissione europea un buon progetto che potrebbe ricevere un importante finanziamento, fino al 100% dei costi ammissibili, che dovranno comunque avere il tetto massimo dell’investimento pari a 2,5 milioni di euro.

 

Il finanziamento sarà erogato soltanto se l’idea progettuale e il tempo di realizzazione saranno sostenibili ma, soprattutto, se dimostrerà di poter sviluppare tecnologie di stoccaggio dell’energia o tecnologie combinate di raccolta/stoccaggio pronte per andare sul mercato.

 

Bruxelles, che punta a un’Europa più verde e a zero emissioni di carbonio, appoggia con convinzione le innovazioni nel campo delle fonti di energia rinnovabili, come la produzione e/o lo stoccaggio di idrogeno verde o di combustibili decarbonizzati, per diverse applicazioni, che vanno dallo stazionario fino al trasporto.

 

Il bando rientra tra quelli dello European Innovation Council (Consiglio europeo per l’innovazione), in particolare le Transition Challenges, il nuovo strumento del programma Horizon Europe che finanzia le attività di innovazione che superano le prove sperimentali di laboratorio.

 

L’Ue spinge quindi l’acceleratore sulla ricerca energetica, per dare nuova linfa alle innovazioni rivoluzionarie.

 

I dettagli del bando Energy Harvesting and and Storage Technologies

 

Il bando Energy Harvesting and and Storage Technologies riguarda le innovazioni per la raccolta, la conversione e lo stoccaggio di energia a basso costo, sostenibili e flessibili, necessarie per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo per decarbonizzare il sistema energetico.

 

In particolare, tra gli obiettivi del finanziamento, ci sono il recupero del calore di scarto; la risposta alla domanda e le strategie per una maggiore flessibilità e stabilità dei sistemi energetici; l’integrazione energetica nell’edilizia e nei processi industriali.

 

Attenzione, le proposte progettuali dovranno porre il focus su almeno uno dei seguenti temi:

  • le tecnologie e i sistemi innovativi che combinano la raccolta e lo stoccaggio di energia, che siano efficienti, puliti, ad alta densità di energia e a basso costo, integrati per applicazioni fisse o mobili

  • i concetti e tecniche innovativi per la raccolta e lo stoccaggio combinati di energia solare (sotto forma di calore o combustibili solari), geotermia o calore di scarto, inclusi l’accumulo termico a lungo termine, il raffreddamento e lo stoccaggio criogenico, la costruzione di soluzioni integrate, la termoelettricità, il trasferimento di calore avanzato

  • i materiali e i dispositivi avanzati per lo stoccaggio elettrochimico (diversi dalle batterie agli ioni di litio), anche integrati a sistemi fotovoltaici/eolici o altre fonti energetiche intermittenti

 

Il passato e il presente della ricerca energetica europea

 

Un’azione dirompente questa del bando del Consiglio europeo per supportare l’innovazione, cosiddetta ad alto rischio, a favore di una concreta transizione ecologica.

 

L’approccio innovativo rispetto al passato, infatti, servirà a mettere a disposizione degli innovatori i fondi necessari allo sviluppo di progetti altamente rischiosi nell’ambito delle tecnologie green di prossima generazione.

 

Il bando si presenta in questo nuovo ciclo di programmazione dei finanziamenti europei 2021-2027 dando una certa continuità a ciò che già il predecessore di Horizon Europe, Horizon 2020, aveva fatto.

 

Infatti, i primi segnali positivi di voler continuare a puntare a un’energia più eco-sostenibile, erano già palpabili con l’ampio numero di progetti presentati nel bando sul Green Deal dell’ultimo Horizon 2020 che, chiuso lo scorso febbraio 2021, ha ottenuto una risposta molto ampia con più di 1.500 progetti presentati, di cui circa 300 erano sui temi del cluster che comprende l’energia e i trasporti i cui risultati sono attesi entro il prossimo 30 giugno.

 

Un successo quindi in continua crescita, che segna la strada per i prossimi bandi di Horizon Europe che spingeranno sempre più l’acceleratore verso un approccio ancora più innovativo.

 

Ada Illarici

 

 

Photo: PIRO4D

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