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ISSUE 376

I cambiamenti climatici fanno crollare il valore degli immobili

Secondo un nuovo studio, i disastri naturali amplificati dai cambiamenti climatici rischiano di far crollare i prezzi di case e terreni, creando una bolla immobiliare "climatica".

focus.it

I cambiamenti climatici fanno crollare il valore degli immobili

Da anni il mondo della scienza si interroga su quale sia il modo più efficace per parlare di cambiamenti climatici, riscaldamento globale e di tutti i disastri che ne conseguono. Un nuovo studio dell'università dello Utah pubblicato su Environmental Research Letters potrebbe essere un buon punto di partenza, perché va a toccare qualcosa a cui noi esseri umani teniamo molto: il mattone. Inteso in senso allargato come immobili, proprietà, terreni: tutte cose messe a serio rischio da incendi, alluvioni e altre catastrofi. Per dirla in modo più esplicito: i cambiamenti climatici rischiano di fare crollare il valore di case, palazzi e tutta quella che in inglese viene definita real estate.

 

Sempre più disastri...

 

Il ragionamento che sta dietro lo studio, se ci pensate bene, è semplicissimo. L'aumento delle temperature globali sta modificando il clima, e uno degli effetti sarà (è, in realtà) quello di intensificare la frequenza e la potenza di certi fenomeni atmosferici: gli incendi, per esempio, si diffondono più facilmente in un clima secco e caldo, come dimostrato in questi ultimi anni per esempio in California, e in queste ultime settimane alle Hawaii.

 

Lo studio dell'università dello Utah si è concentrato in particolare proprio sullo Stato costiero della California (già da tempo abbandonato dalle compagnie di assicurazioni, che hanno paura di perdere troppi soldi assicurando contro disastri che sono ormai diventati una regola e non un evento eccezionale) e su altre zone ad alto rischio; il modello climatico usato ha analizzato due scenari opposti, quello in cui riusciamo a invertire la tendenza delle emissioni di CO2 e quello in cui invece continuiamo sulla strada verso il disastro che stiamo percorrendo ora.

 

... e i prezzi crollano.

 

L'analisi dice innanzitutto che, al momento, proprietà e terreni privati per un valore totale di 4 miliardi di dollari sono esposti, negli Stati Uniti, ai rischi derivanti dagli incendi. Inoltre afferma che se non facciamo nulla per fermare le emissioni, questo valore salirà a 22 miliardi nel 2049 e a 45 miliardi nel 2099, se al contrario applicassimo politiche ambientali aggressive e incisive, la crescita si fermerebbe a 11 miliardi di dollari.

 

Ovviamente, una proprietà esposta a un alto rischio di incendi (o deforestazione) vale meno ed è più difficile da assicurare: quale compagnia lo farebbe, sapendo che c'è un'alta probabilità di perdere denaro? Il rischio di una "bolla immobiliare climatica", insomma, c'è: chissà che, visto che si parla di denaro, non attiri un po' di attenzione.

 

Gabriele Ferrari

 

 

Photo: Cristofer Maximilian

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