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ISSUE 377

Trasporto pubblico locale: arrivano i primi mezzi a idrogeno – treni e autobus

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Trasporto pubblico locale: arrivano i primi mezzi a idrogeno – treni e autobus

La corsa alla transizione energetica, in particolare alla mobilità urbana sostenibile, soprattutto laddove l’uso dell’elettricità può ritardare la messa in opera di soluzioni green, si avvale della propulsione a idrogeno Green: gli esempi di Venezia e della Val Camonica.

 

Obiettivo decarbonizzare e inquinare meno: così all’elettrico si affianca l’idrogeno con due annunci che vanno in direzione di una mobilità locale più ecologica e green.

 

Soprattutto quando l’implementazioni di soluzioni di mobilità elettrica potrebbero richiedere lunghi tempi e disagi per le popolazioni locali. Naturalmente, il requisito fondamentale è che l’idrogeno sia ottenuto attraverso processi Green e non richieda l’uso di fonti fossili per la sua produzione.

 

A Venezia arrivano i primi autobus a idrogeno

 

Il primo esempio di questa transizione verso una mobilità urbana ecologica arriva dal Comune di Venezia che ha inaugurato i primi quattro autobus 12 metri a idrogeno della nuova flotta Avm/Actv impegnata nell’ambito urbano e suburbano di terraferma.

 

Gli autobus, prodotti da Solaris, sono costruiti sul modello dei trenta mezzi full electric introdotti a Lido e Pellestrina nel 2019; il rifornimento di idrogeno verrà assicurato dalla stazione Eni di via Orlanda.

 

Gli autobus sono dotati di un serbatoio da 1.560 litri, pari a 37,5 kg di idrogeno, utilizzano una cella a combustibile da 70kW posizionata sul tetto, con una batteria Lto da 30kWh di capacità che può fungere come fonte di energia ausiliaria nel veicolo, alimentando il motore elettrico in condizioni stradali difficili e offrendo un’autonomia aggiuntiva per le emergenze.

 

Due dei quattro mezzi sono finanziati dal Comune di Venezia nell’ambito del programma React-Eu, mentre gli altri due autobus, in allestimento suburbano, sono finanziati in parte dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito dei fondi complementari al Pnrr.

 

In un prossimo futuro, sempre grazie ai fondi del Pnrr sono previsti altri 90 autobus a idrogeno a cui si aggiungeranno 70 autobus elettrici e altri alimentati a metano e Gnl. La città di Venezia, inoltre, sta investendo nella conversione ai motori ibridi diesel-elettrico per la navigazione marittima e sta aggiornando tutta la motorizzazione verso lo standard euro 6.

 

La linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo passa all’idrogeno

 

Il caso della linea ferroviaria della Valcamonica è significativo della transizione ecologica con soluzioni che non penalizzino i pendolari che utilizzano i treni per spostarsi. Elettrificare la linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo avrebbe infatti comportato disagi e tempi di lavorazione piuttosto lunghi.

 

Grazie invece alla soluzione a idrogeno – prodotto attraverso le centrali idroeletriche che in zona abbondano – permetterà di decarbonizzare il trasporto in valle senza aggravare la mobilità locale.

 

Proprio in questi giorni Fnm ha presentato insieme all’azienda costruttrice Alstom il treno Coradia Stream alimentato a idrogeno che entrerà in servizio commerciale in Valcamonica tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 nell’ambito del progetto H2iseO che ha l’obiettivo di realizzare la prima Hydrogen Valley italiana nel territorio bresciano.

 

Il Coradia Stream è dotato di celle a combustibile a idrogeno, ha una capacità totale di 260 posti a sedere e un’autonomia superiore a 600 km che gli permetterà di mantenere le prestazioni operative dei treni diesel.

 

Il treno è stato creato e prodotto negli stabilimenti Alstom in Italia, coinvolgendo il sito di Savigliano per lo sviluppo, la certificazione, la produzione e il collaudo, il sito di Vado Ligure per l’allestimento della power car in cui è installata la parte tecnologicamente innovativa legata all’idrogeno, il sito di Sesto San Giovanni per i componenti e il sito di Bologna per lo sviluppo del sistema di segnalazione.

 

Dalla ricerca e sviluppo italiana arriva il bus a idrogeno Hydron

 

L’industria italiana lavora alacremente per sviluppare e produrre mezzi di trasporto sostenibili: come nel caso della Rampini di Passignano sul Trasimeno (Pg) che nel 2024 inizierà la produzione dell’autobus a idrogeno Hydron, presentato in anteprima a Brussels Expo.

 

Insieme a lui alla fiera sono stati inoltre presentati la sua versione elettrica da otto metri Eltron e il più piccolo della famiglia, il sei metri elettrico Sixtron capace di trasportare fino un massimo di 28 passeggeri.

Paolo Galli

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