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ISSUE
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repubblica.it

“Bloxy è nata per affrontare due problemi critici nell’industria alimentare: la degradazione dei cibi freschi causata dall'ossidazione e l'impatto ambientale degli imballaggi. Ogni anno, oltre il 30% del cibo prodotto viene sprecato a livello globale. A peggiorare il quadro, il packaging utilizzato per la protezione dall'ossigeno impiega materiali multistrato poco sostenibili, contenenti plastiche non riciclabili e metalli”. Enrico Grassilli è uno dei fondatori & Ceo di una startup, Bloxy che mira a ridurre lo spreco dei cibi freschi. Tutto sta nel contenitore di un materiale compatibile con il packaging tradizionale, ma in grado di fornire una protezione attiva contro l’ossigeno, utilizzando ingredienti biologici e biodegradabili.
Lo studio dell’università di Bologna
Il progetto è nato da un team di ricercatori dell’Università di Bologna, appartenente ai dipartimenti di Chimica e Chimica Industriale, attivo sulla ricerca di biomateriali sostenibili. Una ricerca condotta dai docenti Stefania Rapino, Andreas Lesch, Marco Malferrari, e Francesco Zerbetto che hanno poi sviluppato e brevettato un innovativo materiale bio-based e trasparente che, a contatto con il prodotto, agisce come una barriera attiva: blocca l'ossigeno proveniente dall'esterno ed elimina quello residuo rimasto intrappolato durante il confezionamento. La tecnologia ben presto ha attratto l’interesse di un investitore italiano, Eureka! Venture, che ha finanziato uno studio Proof-of-Concept di successo. Per portare l’innovazione sul mercato, i founders accademici hanno poi unito le forze con Enrico Grassilli, ingegnere con esperienza imprenditoriale ed un passato in Silicon Valley, e nel settembre del 2025 hanno fondato la startup.
Imballaggi sostenibili
Il nuovo materiale può essere fornito sia come un tradizionale sacchetto, oppure come un layer trasparente integrato all’interno di film di plastica, carta o bioplastiche. Il materiale è composto da ingredienti biologici, che spesso provengono da scarti di lavorazione dell’industria alimentare. Questo lo rende una soluzione particolarmente sostenibile, oltre che biodegradabile, conforme ai principi dell’economia circolare.
Il prodotto è composto da ingredienti biologici attivi in una base acquosa, che si solidifica durante l'applicazione. Quando l'ossigeno entra in contatto con il packaging, il materiale lo assorbe senza generare altre sostanze dannose. In assenza di ossigeno, il cibo si conserva più a lungo. Test interni lo hanno dimostrato, prolungando la durata di alimenti come formaggi e frutta di oltre il 75%.
Grazie alla sua composizione brevettata, la tecnologia si attiva subito e mantiene un'alta efficacia sia in ambienti secchi che umidi, sia in frigorifero che sugli scaffali. I suoi ingredienti naturali ne garantiscono la totale sicurezza, anche quando la confezione viene riscaldata in forno o in microonde prima di essere aperta.
Gabriella Rocco
Photo: repubblica.it - Enrico Grassilli, Anna Gabellini, Andreas Lesch
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Rassegna del 28 Novembre, 2025 |
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