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ISSUE 389

ESO Società Benefit. La gomma di scarpe da ginnastica si trasforma in parco giochi e piste

repubblica.it

ESO Società Benefit. La gomma di scarpe da ginnastica si trasforma in parco giochi e piste

Un circolo virtuoso, che trasforma i rifiuti da scarto a risorsa. Questa la filosofia che, da 25 anni, muove le azioni di ESO Società Benefit. Una realtà che ha a cuore l’impegno solidale, la società, l’ambiente, l’educazione nei confronti delle attuali giovani generazioni ma con prospettive proiettate verso il futuro. Anima e volto di questa encomiabile realtà con sede a Opera, in provincia di Milano, è il Managing Director di ESO Nicolas Meletiou e appassionato di running. Un dettaglio assolutamente non trascurabile, poiché da esso nasce tutto.

 

Un percorso di successo

 

Eso società Benefit viene fondata nel 1999 con l’obiettivo di ritirare i rifiuti da ufficio sul territorio nazionale, evitando che vengano buttati nei cestini. “Per farlo, insieme al Corriere della Sera, abbiamo acquistato 20 camioncini da adibire alla raccolta e assunto 20 autisti, ai quali abbiamo offerto un contratto a tempo indeterminato e dunque la possibilità di costruirsi un futuro. In quegli anni - ricorda Nicolas Meletiou - viaggiavo molto in giro per il mondo, per attingere da altre realtà estere approcci e modalità di lavoro; contemporaneamente, in Italia la ESO società Benefit riusciva ad acquisire alcuni tra i più grandi gruppi bancari, come i gruppi UniCredit e BNL”. Poi, però, accade qualcosa di inaspettato e rivoluzionario. “Nel 2007 vengo colpito da infarto - ammette il Managing Director - e la mia visione di vita cambia totalmente. Inizio a correre, allenandomi con l’obiettivo di partecipare a una maratona”. Da allora, Meletiou ha partecipato a 25 maratone, comprese Tokyo e New York. E si è avvicinato a un’ulteriore svolta della sua vita. “Insieme con il preparatore atletico Fulvio Massini e l’ex maratoneta Marco Marchei, ci siamo interrogati sul tema del corretto smaltimento delle scarpe esauste. Cosa fare con le tomaie e le gomme delle suole di scarpe ormai consumate?”. La risposta è stata fondare esosport, progetto che riflette la filosofia dell’azienda nata nel 1999: l’ambiente è un bene da preservare e dunque occorre alimentare il ciclo del riciclo. “Da quel momento, ci mettiamo all’opera per donare una seconda vita a queste scarpe”.

 

Nel 2011, la prematura morte della moglie Betty - mamma del loro unico figlio Teo - scuote ulteriormente l’animo di Nicolas Meletiou che decide di reagire ideando un ulteriore progetto. “Con I giardini di Betty abbiamo inventato un modello di parchi gioco per bambini realizzati anche con materiali di riciclo, come la gomma delle suole delle scarpe da ginnastica trasformata in suolo antitrauma in prossimità di scivoli e altalene.In 12 anni abbiamo inaugurato 27 parchi in altrettanti quartieri italiani, come Scampia a Napoli o Corviale a Roma. A queste installazioni, affianchiamo sempre l’educazione di economia circolare nelle scuole”, conclude l’ad.

 

PROGETTI: ESO RECYCLING

Quattro milioni di capitale in più per 10 impianti

 

L’azienda ha un progetto ambizioso: realizzare 10 impianti in tutta Italia entro il 2028 per dare vita a una vera e propria rivoluzione ecologica circolare. Per farlo, da aprile - attraverso la consulenza di Boston Consulting Group conosciuta tramite UniCredit startlab che riconosce l’ESO RECYCLING come una delle migliori start up italiane - la realtà sosterrà un aumento di capitale per 4 milioni di euro per finalizzare il business plan. Ad oggi è già stato aperto un impianto a Tolentino, dove lavora un gruppo di 15 giovani, con un’attenzione anche alle diversità.

 

DI CORSA:

Barletta ricorda Pietro Mennea con... il riciclo

 

Dietro la creazione di due piste di atletica - a Barletta e Roma - c’è la storia della Eso Recycling. E, ancora una volta, il cuore e il volto del Managing Director Nicolas Meletiou. “Queste realizzazioni rientrano nel progetto La pista di Pietro, in ricordo dell’indimenticato Mennea.

 

Un progetto che ho voluto fortemente insieme a Emanuela Olivieri, moglie di Mennea, che ha anche donato un paio di scarpe da corsa del marito. Il fondo delle piste è realizzato con materiale ottenuto dal riciclo di scarpe sportive, copertoni e camere d’aria esausti”.

I NUMERI:

esosport alle Atp Finals con le palline rigenerate

 

Con il progetto esosport, fino a questo momento sono state riciclate 319.720 mila scarpe, 147.726 mila pneumatici (anche copertoni da bicicletta) e 34.060 mila palline da tennis. Una curiosità: parte di queste ultime sono state utilizzate per realizzare il palco sul quale il tennista Novak Djokovic è salito per alzare al cielo la coppa dell’ultima edizione delle Nitto Atp Finals, che si sono svolte a Torino nel novembre dello scorso anno.

 

Materia prima seconda da indumenti e Dpi dispositivi di protezione individuale

 

Il nuovo servizio di ESO ha un nome evocativo:'back to work'. Consiste nella raccolta e successivo riciclo di indumenti, scarpe e mascherine da lavoro per l’avvio al recupero e alla realizzazione di materia prima seconda. I destinatari di questo innovativo servizio sono le aziende, le industrie e gli enti che mettono a disposizione dei propri dipendenti i dispositivi di protezione individuale (Dpi) come prevenzione e tutela degli infortuni sul lavoro.

 

Marika Demaria

 

Per informazioni
www.eso.it
www.esorecycling.it
www.esosport.it

 

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