![]() |
ISSUE
422
|
tpi.it
Parola d’ordine: sostenibilità. I Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026 saranno i primi a svolgersi sotto l’egida dell’Agenda 2020 del Comitato Olimpico Internazionale, che chiede maggior sobrietà, più rispetto dell’ambiente e adeguata attenzione alle prospettive dei territori interessati.
In un’intervista rilasciata a LifeGate in occasione del Festival dell’Energia alla Triennale di Milano, Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano Cortina, e fino al 26 giugno scorso a capo del Coni, ha dichiarato che la sostenibilità rappresenta un pilastro fondamentale del progetto. Significa contribuire a sviluppare soluzioni innovative, finalizzate a caratterizzare il futuro, garantendo benefici a lungo termine. Vuol dire valorizzare il patrimonio esistente traducendo in realtà i dettami dell’Agenda 2020 del Cio dimostrando, con fatti tangibili e opportune dinamiche, che è possibile ospitare i Giochi facendo leva su politiche responsabili, rispettose dell’ambiente e socialmente virtuose.
«L’organizzazione e la gestione dei Giochi olimpici e paralimpici – si legge nei documenti “La strategia di Sostenibilità, Impatto e Legacy” di Fondazione Milano Cortina 2026 – tocca profondamente i territori che li ospitano. La sfida, per Fondazione Milano Cortina 2026, è non solo di mitigare gli impatti negativi di un evento di tale portata, ma di potenziare e amplificare quelli positivi. Per questo, la Fondazione intende adottare un approccio alla sostenibilità ambientale e sociale, oltre che alla legacy, realistico, concreto e progressivo, in cui coinvolgere tutti gli stakeholder».
Meno emissioni
L’attenzione all’impatto ambientale è dunque fondamentale. In particolare si sta prestando e si presterà grande attenzione al tema della riduzione delle emissioni associate alle attività.
Come? Utilizzando la rete elettrica come principale fonte di energia per le sedi temporanee e limitando l’uso di sistemi di alimentazione temporanei come backup; utilizzando il 100% di elettricità prodotta da fonti rinnovabili e certificate; utilizzando il 100% di luci a tecnologia Led per l’illuminazione esterna temporanea delle venue.
Inoltre il piano di azione per il clima coinvolgerà le principali attività operative sotto diretto controllo della Fondazione, come il trasporto, la logistica, la ristorazione, nell’ambito della pianificazione e dell’esecuzione dei Giochi.
Ma non finisce qui. È prevista anche la compensazione al 100% delle emissioni residue (sotto il diretto controllo) attraverso il supporto diretto o indiretto a iniziative aggiuntive di riduzione/rimozione che contribuiscono a mitigare i cambiamenti climatici; il coinvolgimento dei Contributing Parties nella riduzione delle emissioni e nella compensazione delle emissioni residue; e la minimizzazione degli impatti sugli ecosistemi naturali locali.
Gli impianti
Gli impianti che ospiteranno le gare, inoltre, resteranno a disposizione anche a Olimpiadi concluse dando ulteriore impulso al turismo locale. Tra questi spicca lo Sliding Centre di Cortina d’Ampezzo con la sua pista da bob “Eugenio Monti” che è stata riqualificata diventando una sorta di simbolo per le prossime olimpiadi invernali. La pista, che ospiterà le gare di bob, skeleton e slittino, spicca per innovazione tecnologica (raffreddamento a glicole) e inserimento nello spazio ambientale.
La pista è ricoperta da un tetto verde con struttura a due falde che richiama l’architettura ampezzana e l’area circostante è arricchita da percorsi pedonali e stradali con ghiaino delle Dolomiti. Il calore generato per la produzione di ghiaccio, inoltre, verrà rimesso in circolo per scaldare gli edifici dello stadio del Ghiaccio e della palestra di roccia.
Il nuovo Sliding Centre di Cortina d’Ampezzo sorge sul tracciato della mitica pista intitolata ad Eugenio Monti, il “Rosso Volante” due volte olimpionico di bob a Grenoble nel ‘68. Costruito negli anni Venti, con una ricca storia e tradizione, il tracciato ha ospitato molti prestigiosi eventi sportivi prima di essere riqualificato in un tracciato di 1.730 metri che segue parzialmente l’originale con sedici curve. L’atleta italiano di skeleton e olimpionico Mattia Gaspari, nativo di Cortina, è stato il primo a correre sulla pista ricostruita in occasione della pre-omologazione dello scorso marzo: «La pista di Cortina – ha detto – è stata ricostruita in soli 300 giorni e penso che questo sia qualcosa di cui tutti dovrebbero essere orgogliosi. Ora l’Italia, dopo molti anni, ha di nuovo il suo tracciato e in futuro le Alpi potranno ospitare molte gare in un paio d’ore di distanza l’una dall’altra. La pista è bellissima, con diversi tipi di curve, ma soprattutto molte di esse sono quasi uguali o assomigliano a quelle della vecchia pista!».
Sono previsti invece nuovi impianti per varie discipline, come l’hockey su ghiaccio (Milano), il curling (Cortina), il salto con gli sci e la combinata nordica (Val di Fiemme), il biathlon (Anterselva) e lo sci alpino femminile (Cortina). Un impianto temporaneo sarà invece il Milano Ice Park (hockey su ghiaccio e pattinaggio di velocità), che verrà smantellato al termine dei Giochi.
Previsti poi nuovi impianti di innevamento artificiale in diverse località, tra cui Rasun-Anterselva, Predazzo, Livigno, Stelvio e Tesero.
Economia circolare
A rendere ancor più sostenibili i Giochi di Milano Cortina 2026 anche tante altre iniziative, come alcuni progetti pilota di modelli circolari per beni e servizi, la limitazione dei prodotti “usa e getta” nei servizi di ristorazione, alcune soluzioni circolari al 100% per elementi di overlay gestiti direttamente, il riutilizzo del 100% degli asset (non overlay) in buone condizioni.
Capitolo rifiuti. Per i Giochi la Fondazione ha puntato in alto: obiettivo 70% dei rifiuti urbani avviati a riciclo; riciclo dell’80% dei rifiuti di imballaggio; riutilizzo al 100% (per scopi umani o animali) del cibo inutilizzato nei locali e nei centri di produzione Food and Beverage (F&B); adozione di un approccio “zero rifiuti in discarica”; e riduzione dei consumi idrici attraverso il monitoraggio e l’innovazione tecnologica.
L’intento, insomma, è quello di preservare la natura e il suo equilibrio attraverso anche i principi dell’economia circolare ovvero eliminare i rifiuti e l’inquinamento, mantenere in uso prodotti e materiali e rigenerare i sistemi naturali, riducendo al minimo l’impatto ambientale e massimizzando il valore delle risorse.
In particolare, la Fondazione Milano Cortina, si legge sul sito ufficiale, vuole a tutti i costi «proteggere e coltivare la bellezza naturale dei luoghi che ospiteranno i Giochi: una bellezza fatta della nostra storia, delle nostre città, dei nostri paesaggi. Ma che riflette anche l’esigenza di trasformazione sociale, territoriale e culturale delle nuove generazioni».
Anton Filippo Ferrari
Photo: TPI
Rassegna del 02 Agosto, 2025 |
17 di 22 della rassegna... |
---|
ESO Società Benefit arl Via Giuseppe Ungaretti, 27 - I 20073 - OPERA - MI Tel. (+39) 02.530.111 R.A. - Fax (+39) 02.530.11.209 - info@eso.it - www.eso.it P.IVA IT 13288930152 - N. Iscr. Reg. delle Imprese di Milano 13288930152 REA 1636344 - Capitale sociale € 300.000,00 Iscritto all’Albo Nazionale Gestori Ambientali Sezione Regione Lombardia - Iscrizione n° MI31797 Iscritto all’Albo Nazionale per il Trasporto Conto Terzi. - Iscrizione n° MI-0884798-E © Copyright 2022 - All Rights Reserved GOGREEN® è un marchio registrato di ESO - © 2022 |
---|