La Newsletter di ESO
ISSUE 425

Idee per ripensare le nostre città in ottica sostenibile e inclusiva

greenplanner.it

Idee per ripensare le nostre città in ottica sostenibile e inclusiva

Spazi pubblici vivibili, mobilità dolce, architettura resiliente e servizi efficienti: ecco alcune proposte che delineano la città ideale, offrendo spunti preziosi per il futuro delle metropoli italiane tra sostenibilità e qualità della vita.

 

In che modo debba essere progettata – o trasformata – la città del futuro? A definirne le linee guida ci prova The Perfect City, numero speciale della rivista internazionale Monocle, fondata a Londra nel 2007 e oggi considerata una delle voci più influenti nel dibattito globale su geopolitica, economia, design e qualità urbana.

 

La raccolta di queste idee non è un esercizio di stile ideologico, che vuole offrire un piano urbanistico vincolante, bensì un tentativo di stimolare amministratori, architetti e comunità a ripensare le città partendo dai bisogni concreti dei cittadini e dall’esperienza delle capitali più dinamiche.

 

Oltre il mito della smart city

 

Negli ultimi anni il dibattito urbanistico si è concentrato sulle tecnologie digitali e sull’automazione. Tuttavia, The Perfect City sposta l’attenzione sul tessuto quotidiano della vita urbana: spazi condivisi, infrastrutture efficienti, architettura accessibile e servizi pubblici di qualità.

 

Non algoritmi o torri di vetro, ma dettagli concreti che migliorano la convivenza e rafforzano il senso di comunità. Il primo nucleo di proposte riguarda la vivibilità degli spazi comuni.

 

Dalla semplicità di un chiosco di quartiere ombreggiato da alberi, sul modello dei quiosque di Lisbona, alla presenza di aree balneabili urbane come a Stoccolma o Zurigo, la priorità è restituire centralità al tempo libero all’aperto.

 

Si insiste anche sul ruolo del verde spontaneo: rotonde non rasate e binari ferroviari riconvertiti in corridoi ecologici diventano elementi di biodiversità urbana. Una scelta che contrasta con la tendenza a sterilizzare lo spazio pubblico con interventi iper-ordinati e poco resilienti.

 

Infrastrutture essenziali, qualità e decoro

 

Una città ideale non può prescindere dai servizi di base. Il modello giapponese dei bagni pubblici curati e progettati da architetti di fama diventa un riferimento culturale, mentre l’illuminazione urbana dovrebbe abbandonare il bianco freddo dei Led per tornare a tonalità calde e accoglienti, capaci di coniugare sicurezza e atmosfera.

 

Un capitolo è dedicato anche alla pulizia e al contrasto del degrado: strade senza graffiti e spazi urbani mantenuti da squadre specializzate contribuiscono a rafforzare l’immagine e l’attrattività complessiva.

 

Il ritorno del tram, con flotte ben progettate e accessibili, è considerato un pilastro per ridurre la dipendenza dall’auto privata. Allo stesso tempo, si sottolinea l’importanza di un codice di comportamento condiviso sulla strada, che integri piste ciclabili, spazi pedonali e corsie automobilistiche.

 

La regolamentazione dei monopattini elettrici e dei servizi di sharing è un altro tema cruciale: limitare gli operatori e prevenire l’abbandono dei mezzi negli spazi pubblici significa preservare l’ordine urbano e ridurre le criticità sociali.

 

La città ideale valorizza le tipologie edilizie intermedie, evitando grattacieli sigillati e privilegiando soluzioni come logge, balconi e portici che favoriscono la vita all’aperto.

 

Si propone un mix equilibrato tra edilizia storica, nuove costruzioni di qualità e housing sociale, con particolare attenzione alla resilienza climatica: ventilazione naturale, raccolta delle acque meteoriche e tetti verdi con impianti fotovoltaici.

 

Comunità, capitale sociale ed economia urbana

 

Oltre alle strutture materiali, la visione della città perfetta mette al centro la dimensione sociale. Una città curata richiede cittadini coinvolti, pronti a partecipare alla manutenzione e alla gestione condivisa. Analogamente, il ruolo della polizia di prossimità, visibile ma non invasiva, diventa strumento di fiducia collettiva e sicurezza percepita.

 

L’educazione è un altro cardine: scuole progettate con criteri estetici e funzionali di alta qualità formano non solo studenti, ma anche cittadini consapevoli e radicati nel proprio territorio.

 

Il futuro delle città passa anche attraverso la vitalità commerciale. L’ideale delineato nel documento di Monocle premia i mercati coperti, le piccole botteghe e le attività indipendenti, penalizzando i colossi dell’e-commerce privi di spazi fisici. Una strategia che riduce il traffico veicolare e favorisce la creazione di comunità locali resilienti.

 

Applicazioni per l’Italia

 

Molti dei principi raccolti nel report trovano riscontro nelle esperienze italiane. Dalle logge rinascimentali di Bologna, modello di vivibilità climatica, ai mercati rionali, fino alle sperimentazioni recenti di tetti verdi e comunità energetiche urbane, il patrimonio nazionale offre già basi solide su cui costruire.

 

La sfida è tradurre questi elementi in politiche urbane integrate, capaci di coniugare innovazione e tradizione. La città perfetta non è un’utopia astratta, ma un mosaico di pratiche già esistenti che richiedono visione e coordinamento.

 

In conclusione, il messaggio che emerge è chiaro: la qualità della vita urbana non si misura solo in megabyte o in chilometri di fibra ottica, ma nella capacità di offrire spazi condivisi, infrastrutture efficienti e una comunità partecipe.

 

Per le città italiane, cogliere queste suggestioni significa riaffermare un ruolo centrale nello scenario europeo della rigenerazione urbana e della sostenibilità.

 

 

Foto: Nerea Martí Sesarino

Torna alle notizie GOGREEN

Rassegna del 26 Settembre, 2025

19 di 24 della rassegna...

Il D.L. 116/2025 sul riordino dei reati ambientali: un primo commento

rgaonline.it

Città e capitale naturale. Buone pratiche di sostenibilità urbana

ambiente.news

Autoconsumo fotovoltaico in Italia: superati i 10.7 TWh l’anno

rinnovabili.it

Al via la Climate Week di New York, senza l’inviato italiano per il clima

repubblica.it

Regolamento UE su deforestazione verso una nuova proroga, Confagricoltura e FederlegnoArredo: "Accolta la nostra richiesta in attesa di una generale semplificazione"

confagricoltura.it

Il ministro Pichetto al Consiglio Ambiente UE, neutralità tecnologica per rafforzare l’Unione

mase.gov.it

L’inchiesta Greenpeace-Public eye: in 7 anni l’export di pesticidi vietati dall’Ue è raddoppiato

greenreport.it

Cotone rigenerativo: US Cotton Trust lancia un programma pilota

sustainability-lab.net

L’energia da fonti rinnovabili non può sostenere un parco auto totalmente elettrico. Bugia!

lifegate.it

Nell’ultimo anno il mondo ha investito sull’energia pulita il doppio rispetto ai combustibili fossili

greenreport.it

L’Europa pagherà a lungo il prezzo degli eventi meteo estremi dell’estate 2025

valori.it

Cop30 di Belém: l’Europa è divisa sugli obiettivi climatici

valori.it

Il buco dell’ozono si richiude e la temperatura terrestre aumenta: perché?

focus.it

Molte ondate di calore sono causate dalle emissioni dell’industria fossile, lo dice la rivista Nature

greenpeace.org

MidAS-Po: un modello senza precedenti per la salute delle acque sotterranee della Pianura Padana

I giardini “disordinati” sono meglio per la biodiversità

focus.it

Letture verdi, a colloquio con Mariasole Bianco

arpat.toscana.it

Adattare l’alpinismo al cambiamento climatico, secondo Hervé Barmasse

linkiesta.it

ESO

Società Benefit arl

Via Giuseppe Ungaretti, 27 - I 20073 - OPERA - MI

Tel. (+39) 02.530.111 R.A. - Fax (+39) 02.530.11.209 - info@eso.it - www.eso.it


P.IVA IT 13288930152 - N. Iscr. Reg. delle Imprese di Milano 13288930152

REA 1636344 - Capitale sociale € 300.000,00


Iscritto all’Albo Nazionale Gestori Ambientali

Sezione Regione Lombardia - Iscrizione n° MI31797

Iscritto all’Albo Nazionale per il Trasporto Conto Terzi. - Iscrizione n° MI-0884798-E


© Copyright 2022 - All Rights Reserved

GOGREEN® è un marchio registrato di ESO - © 2022