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Entro il 2050, oltre il 60% della popolazione africana vivrà in aree urbane. Una crescita esplosiva che, se non gestita, rischia di aggravare povertà, emissioni e disuguaglianze. Ma c’è un altro scenario possibile: quello delle città intelligenti.
Con una previsione di mercato che raggiungerà 1,5 miliardi di dollari entro il 2025, e un tasso di crescita annuo del 12% fino al 2029, il mercato delle Smart cities in Africa si candida a diventare un laboratorio urbano globale. Da Kigali a Nairobi, da Lagos a Tunisi, la rivoluzione smart sta progressivamente trasformando le realtà urbane africane mettendo al centro tecnologie digitali, energia rinnovabile e resilienza climatica.
Cresce il mercato delle smart cities in Africa: +12% annuo fino al 2029
Secondo la piattaforma tedesca di business intelligence Statista, il mercato delle smart Cities in Africa raggiungerà gli 1,50 miliardi di dollari di ricavi entro la fine del 2025.
Con un tasso di crescita stimato e costante del 12% da oggi al 2029, il volume complessivo del mercato delle città intelligenti africane potrebbe arrivare a 2,36 miliardi di dollari entro la fine del decennio.
Gli interessi globali si stanno rapidamente orientando in questa direzione. A confermare queste previsioni ci sono colossi tecnologici come Microsoft, che ha annunciato l’intenzione di rafforzare la propria presenza sul mercato africano attraverso un programma ambizioso: formare oltre un milione di professionisti locali nei settori dell’intelligenza artificiale e della sicurezza informatica entro il 2026.
La top 10 delle Smart Cities in Africa
Tra le numerose iniziative avviate per trasformare le realtà africane in città intelligenti, abbiamo selezionato 10 progetti attivi che stanno attirando investimenti e valorizzando settori chiave, dall’edilizia abitativa alla sanità, dalla mobilità urbana alla governance municipale. Questi interventi stanno gettando le basi digitali e infrastrutturali per un futuro urbano più connesso, inclusivo e sostenibile.
Vision City, Ruanda
Vision City è il più grande sviluppo residenziale smart di Kigali, progettato da Ultimate Developers Ltd. per ospitare oltre 22.000 abitanti. Nel 2025 integrerà sistemi di smart metering, indirizzamento digitale, gestione rifiuti basata su IoT e pannelli solari in tutte le abitazioni. Gli spazi pubblici saranno dotati di illuminazione intelligente e sorveglianza AI per garantire sicurezza e inclusione digitale, sostenuta da politiche urbane governative. Vision City rappresenta un esempio di smart city in Africa orientale capace di offrire una qualità abitativa efficiente e digitalmente inclusiva.
Konza Technopolis, Kenya
In cima alla classifica delle smart cities africane c’è Konza Technopolis, nota come la “Silicon Savannah” del Kenya, situata a 60 km da Nairobi. Questo mega progetto pubblico-privato ospiterà aziende tech, università, data center e un distretto smart di affari. Nel 2025 la Fase 1 sarà completamente operativa con mobilità intelligente, sistemi automatizzati per la gestione dei rifiuti, centri di comando centralizzati e servizi urbani in cloud. Konza ha già attratto investimenti per 1,3 miliardi di dollari ed è la casa di oltre 50 startup e multinazionali tech, rappresentando il tentativo più avanzato di sviluppo urbano digitale e sostenibile in Africa.
Modderfontein New City, Sudafrica
Supportata dal gruppo cinese Zendai, Modderfontein New City si sviluppa a est di Johannesburg come polo economico ad alta tecnologia. Dopo un inizio lento, nel 2025 il parco tecnologico, i centri di ricerca sull’intelligenza artificiale e il sistema di trasporti intelligente sono ormai operativi. L’infrastruttura a fibra ottica, le aree a zooning smart e i registri fondiari basati su blockchain fanno di Modderfontein un modello di smart city in Africa che punta a ospitare oltre 100.000 abitanti e creare più di 30.000 posti di lavoro entro il 2030.
Menlyn Maine, Sudafrica
Menlyn Maine, considerata la prima “Green City” d’Africa, è un modello di sviluppo urbano sostenibile situato a Pretoria. Si tratta di un quartiere che integra sistemi intelligenti per energia, trasporti e gestione dati, con edifici gestiti da sistemi energetici assistiti da AI, impianti di trasformazione rifiuti-energia e sistemi smart per il riutilizzo dell’acqua. Nel 2025, le iniziative di smart mobility includono stazioni di ricarica per veicoli elettrici e integrazione di servizi di car sharing, riducendo del 18% l’uso delle auto private. Menlyn Maine dimostra come la riqualificazione digitale delle città esistenti possa portare risultati rapidi e concreti.
Hope City, Ghana
Nonostante un avvio rallentato, Hope City ad Accra ha assistito ad una forte ripresa nel 2024-2025 grazie a nuove partnership focalizzate su tecnologie verdi e infrastrutture per il lavoro da remoto. Progettata come una città verticale con le torri più alte d’Africa, Hope City è ora un campus tecnologico a uso misto dedicato alle startup, dotato di connettività 5G, transazioni immobiliari basate su blockchain e gestione urbana integrata con intelligenza artificiale. Con oltre 300 milioni di dollari di investimenti privati, rappresenta un modello emergente di smart city in Africa, simbolo dell’ambizione digitale del continente.
Eko Atlantic, Nigeria
Costruita su terreno bonificato lungo la costa di Lagos, Eko Atlantic è una delle smart cities più ambiziose d’Africa, progettata per ospitare 250.000 residenti e 150.000 pendolari. Il progetto vanta un’autonoma rete energetica, infrastrutture ICT interrate, sistemi idrici digitalizzati e una rete elettrica indipendente. Nel 2025, Eko Atlantic applicherà protocolli smart avanzati, tra cui il controllo del traffico in tempo reale, la gestione delle utenze tramite app e un sistema di identità digitale sicura. Nonostante le critiche legate all’esclusività e all’accessibilità, Eko Atlantic rappresenta un modello di sviluppo urbano intelligente guidato dal settore privato nel continente africano.
Appolonia City, Ghana
Appolonia City è il più grande progetto di smart city pianificata in Ghana, sviluppata da Rendeavour su circa 930 ettari appena fuori Accra. Questo ambizioso sviluppo integra aree residenziali, commerciali e industriali leggere, supportate da infrastrutture moderne come strade asfaltate, illuminazione solare e sistemi avanzati di gestione dei rifiuti. Nel 2025, Appolonia implementerà un sistema digitale di registrazione delle proprietà e contatori energetici IoT per ridurre la corruzione e migliorare l’efficienza dei servizi. Con un approccio centrato sulla sostenibilità ambientale e sulla governance basata sui dati, Appolonia City vorrebbe trasformarsi in un modello di smart city in Africa occidentale, capace di adattarsi alle esigenze socio-economiche locali.
Centenary City – Nigeria
Centenary City, prevista come la risposta nigeriana a Dubai e Singapore, è un ambizioso progetto di smart city in Africa sviluppato su circa 1.260 ettari a sud-ovest di Abuja. Concepite come free trade zone dal governo e Centenary City Plc, queste aree tecnologiche avrebbero dovuto attrarre fino a 18,5 miliardi di dollari di investimenti e generare 250.000 posti di lavoro permanenti, oltre a circa 150.000 lavori in costruzione. Nonostante i ritardi e l’attuale stallo con appena il 7% delle infrastrutture fondamentali realizzate dopo dieci anni, il progetto punta a dotare la città di sistemi avanzati come smart grids, governance AI-based, accesso biometrico, sorveglianza via droni e servizi digitali completi. Grazie ai PPP e all’attenzione riconfermata del governo federale nel 2025 nel rilanciare l’intervento e attrarre nuovi investitori, Centenary City rimane un modello potenzialmente trasformativo per lo sviluppo urbano sostenibile in Nigeria.
Tatu City, Kenya
Tatu City, situata a circa 20 km da Nairobi, si estende su circa 20,23 chilometri quadrati (5.000 acri) come uno dei progetti più concreti di smart cities in Africa, sviluppato da Rendeavour nell’ambito della Vision 2030 del Kenya. Operativa dal 2011 come Zona Economica Speciale (SEZ), conta oggi oltre 90 aziende e 15.000 lavoratori, con circa 5.000 residenti tra scuole internazionali, strutture sanitarie, abitazioni e aree industriali integrate. Finora sono stati investiti più di 115 – 200 milioni di dollari in infrastrutture (strade asfaltate, fibra ottica, rete idrica ed elettrica propria) e il progetto punta a contribuire con 1,5 miliardi USD all’anno al PIL nazionale al completamento. Tatu City offre regole di governance autonome, sicurezza tecnologica, inclusione sostenibile e standard abitativi moderni: un modello scalabile per lo sviluppo urbano intelligente in Kenya e oltre.
Kigali Innovation City, Ruanda
Kigali Innovation City (KIC) è uno dei progetti più ambiziosi nel panorama delle smart cities in Africa, pensato per trasformare il Ruanda in un hub tecnologico regionale. Situato nella Zona Economica Speciale della capitale e sviluppato su oltre 61 ettari, il progetto integra università di eccellenza, come Carnegie Mellon University Africa, con spazi per incubatori, aziende ICT e centri di ricerca. Con il supporto di Africa 50, BADEA e del Governo ruandese, KIC punta ad attrarre fino a 2 miliardi di dollari in investimenti privati, generando fino a 50.000 nuovi posti di lavoro e promuovendo una pianificazione urbana avanzata basata su energia verde, edilizia intelligente, connettività digitale e mobilità sostenibile. Un modello scalabile per il futuro urbano del continente.
Photo: IA
Rassegna del 18 Luglio, 2025 |
17 di 22 della rassegna... |
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