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ISSUE 421

Sostenibilità dei modelli di inclusività delle persone con gravi disabilità

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Sostenibilità dei modelli di inclusività delle persone con gravi disabilità

Una ricerca dell’Alma Mater di Bologna rivela come anche una sola settimana in una spiaggia adatta a persone con disabilità gravi favorisca il benessere psicologico, loro e dei caregiver.

 

Disabilità e benessere psicologico: è questo il tema della ricerca realizzata dall’Università di Bologna attraverso lo studio de La Spiaggia dei Valori, un’oasi di inclusione e benessere che si trova a Punta Marina (Ravenna) creata dall’associazione Insieme a te per accogliere ospiti con disabilità motoria totale (tetraplegia) e/o con esiti da malattie neurodegenerative (come Sla, Sclerosi Multipla e affini).

 

Un’oasi unica in Italia, nella quale la permanenza è gratuita, che può essere un modello di inclusività replicabile a livello nazionale e internazionale.

 

La ricerca dal titolo Benessere psicologico percepito e restorativeness nei fruitori del litorale marino La Spiaggia dei Valori – coordinata da Francesca Agostini, professoressa al Dipartimento di Psicologia Renzo Canestrari – ha misurato alcuni indicatori della salute mentale di ospiti e caregiver durante una settimana di permanenza nello stabilimento balneare.

 

I risultati rivelano come il benessere psicologico possa migliorare e trovino sollievo dallo stress sia le persone con disabilità sia i loro caregiver.

 

Lo studio ha coinvolto 232 partecipanti tra persone con disabilità, caregiver e volontari. Utilizzando strumenti validati internazionalmente (quali Who-5, Panas, Prs), il gruppo di ricerca ha rilevato un significativo miglioramento del benessere psicologico e una riduzione delle emozioni negative (p<0,005) in tutti i fruitori della spiaggia.

 

Una struttura a misura nata da impegno personale e resilienza

 

La Spiaggia dei Valori è nata, come molto spesso avviene, da una storia personale di impegno e resilienza: dal sogno di Dario, affetto da Sla e dalla volontà di sua moglie Debora, delle sue figlie e degli amici di creare un luogo accessibile per la balneazione, in particolare per le persone con disabilità.

 

Attivo dal 2018 grazie all’associazione Insieme a Te e all’impegno di giovani volontarie e volontari, molti dei quali alla loro prima esperienza nel sociale, lo stabilimento è diventato nel 2024 una struttura permanente grazie a una concessione ventennale.

 

Fa parte del progetto In Emilia-Romagna c’è una vacanza per me, finanziato dalla Regione grazie a uno stanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero per le disabilità sul Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità.

 

Fra le collaborazioni ci sono l’Istituto Oncologico Romagnolo (Ior), l’Ausl della Romagna, i centri clinici Nemo e l’Università di Bologna, che ha concesso il patrocinio.

 

La struttura comprende diciotto postazioni riservate – adeguatamente distanziate e coperte da gazebo – e dodici postazioni sotto l’ombrellone. Gli ospiti possono contare sull’assistenza di personale qualificato e sulla presenza di giovani volontarie e volontari che li accompagnano in mare.

 

Ci sono inoltre aree comuni, bagni facilmente accessibili, spazi dedicati ai volontari, uffici e una sala polivalente per le attività di volontari e ospiti e per iniziative pubbliche di sensibilizzazione.

 

Le diciotto postazioni dello stabilimento sono dedicate a diciotto valori fondanti dell’associazione: Amore, Fede, Solidarietà, Ascolto, Generosità, Vita, Resilienza, Libertà, Prendersi Cura, Serenità, Collaborazione, Amicizia, Speranza, Altruismo, Impegno, Gratitudine, Famiglia, Inclusione.

 

Il ruolo e il coinvolgimento di Alma Mater

 

Come sottolinea la professoressa Agostini a proposito della ricerca, “i dati mostrano che le persone sperimentano anche una maggiore regolazione emotiva e un senso di evasione rigenerativa, generalmente favorito dal contatto con gli ambienti naturali, i cosiddetti green e blue spaces, come evidenzia la letteratura scientifica“.

 

Il concetto di restorativeness – ovvero la capacità di un ambiente di favorire il recupero dell’attenzione e delle risorse emotive – è stato centrale nella ricerca. La Spiaggia dei Valori è stata percepita come un luogo rilassante, accogliente, familiare e attrattivo, con alti livelli di rigeneratività soprattutto tra i caregiver familiari, spesso esposti a condizioni di stress cronico, e tra gli ospiti che già avevano frequentato la spiaggia nell’anno precedente.

 

Lo studio conferma il potenziale rigenerativo di interventi fondati sull’esposizione e interazione con ambienti naturali, già riconosciuti dall’Oms come strumento di prevenzione e promozione della salute mentale. Ma non solo.

 

Sempre secondo la professoressa Agostini, “è il valore congiunto dell’accoglienza altamente specializzata della Spiaggia dei Valori (che consente a persone con diverse condizioni di disabilità e ai familiari di riappropriarsi di momenti di piacere, ristoro, interazioni sociali significative) e dell’esposizione all’ambiente naturale a indurre un effetto altamente rigenerativo e significativo per il benessere della persona“.

 

Oltre a condurre lo studio, l’Alma Mater ha attivato tirocini per studentesse e studenti in ambito educativo e sanitario, rafforzando il legame tra Università, territorio e impegno sociale.

 

Ma la ricerca continuerà perché un gruppo multidisciplinare guidato dal professor Marco Cesare Maltoni, di cui fa parte anche la professoressa Agostini, è ora impegnato nel progetto Cure palliative: l’esperienza della Spiaggia dei Valori, per il quale è in atto una campagna di crowdfunding.

 

L’obiettivo è esplorare come interventi non farmacologici possano migliorare la qualità della vita di persone con vulnerabilità e dei loro caregiver, prendendo spunto proprio dall’esperienza dello stabilimento balneare.

 

Graziella Falaguasta

 

 

Photo: Insieme a te

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