La Newsletter di ESO
ISSUE 423

Circular Economy Act: aperta la consultazione pubblica

fondazionesvilupposostenibile.org

Circular Economy Act: aperta la consultazione pubblica

In vista della presentazione del Circular Economy Act, prevista per il 2026, la Commissione Europea ha aperto una consultazione pubblica per raccogliere pareri da cittadini e portatori di interesse. Il che ci dice anche qualcosa su come sarà strutturato questo importante provvedimento che punta a far fare un salto di scala all’economia circolare europea.

 

Cosa aspettarsi dal Circular Economy Act

 

Il Circular Economy Act si pone come obiettivo principale quello di creare un mercato unico per le materie prime seconde (comprese quelle critiche) e di aumentare offerta e domanda di materiali riciclati di qualità. La transizione all’economia circolare, infatti, non ha fatto passi significativi negli ultimi anni. Bruxelles ricorda come il tasso di utilizzo circolare della materia (quindi l’impiego nella produzione di materie prime derivanti da riciclo) è di fatto “stagnante”: dal 10,7% del 2010 all’11,8% del 2023. Tale stagnazione è da imputare in primis a un mercato unico frammentato da interpretazioni regolamentari discordanti da Paese a Paese. Un mercato che ancora penalizza le materie prime seconde: se è pur vero, infatti, che in alcuni casi la loro qualità non è ancora equiparabile a quella delle materie prime vergini, i costi più alti non considerano il risparmio sulle esternalità negative (minori impatti per estrazione, lavorazione, raffinazione). C’è da considerare inoltre l’impatto di flussi di rifiuti illegali non tracciati che portano all’esportazione o peggio ancora alla perdita di materie prime che finiscono erroneamente incenerite o in discarica.

 

I due “pilastri” del nuovo provvedimento

 

Il Circular Economy Act dunque vuole rimuovere le barriere alla creazione di un mercato unico dei rifiuti, delle materie prime seconde e dei prodotti circolari. Le misure da definire si aggregheranno intorno due pilastri principali:

 

  • in primo luogo misure relative alla raccolta e al riciclo dei RAEE, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, ovvero i rifiuti che fanno registrare il più alto tasso di crescita (+2% all’anno). Oggi ne viene riciclato il 40%. La Commissione non esclude di rivedere le norme esistenti per renderle più semplici e adeguate allo scopo. Ovvero ad aumentare i livelli di raccolta e a stimolare il mercato delle materie prime critiche che contengono;

  • in secondo luogo, una serie di interventi per promuovere il mercato unico dei rifiuti, delle materie prime secondarie e del loro utilizzo nei prodotti. Come, ad esempio la riforma dei criteri end of waste; l’estensione dei regimi di responsabilità estesa del produttore; la definizione di criteri per gli appalti pubblici, in modo da stimolare l’acquisto e la fornitura di prodotti e beni circolari.

 

La Commissione ricorda infine che le pratiche circolari sono essenziali per raggiungere la neutralità climatica nel 2050. Il loro apporto è stimato tra il 20 e il 25% di riduzione delle emissioni.
La consultazione è aperta a cittadini, imprese, organizzazioni della società civile. Si possono inviare pareri attraverso lo specifico portale. C’è tempo fino al prossimo 6 novembre.

 

 

Photo: fondazionesvilupposostenibile.org

Torna alle notizie GOGREEN

Rassegna del 30 Agosto, 2025

22 di 27 della rassegna...

Perché il fast fashion e l’e-commerce stanno “ammazzando” il pianeta e le persone?

wisesociety.it

Combustibile da rifiuti, in Italia potenziale da 10 milioni di tonnellate

ilsole24ore.com

ANBI presenta in Germania il modello italiano d’irrigazione collettiva per la sfida climatica europea

affaritaliani.it

Dall’asciugabiancheria allo smartphone: ecco le nuove norme Ue per risparmiare e inquinare meno

open.online

Chi va piano, va sano - Perché la Città 30 è anche una questione climatica

linkiesta.it

Rendere circolare l’It come leva per aumentare la sostenibilità aziendale

greenplanner.it

L’agricoltura rigenerativa può contribuire a riscrivere la sostenibilità del cotone

sustainability-lab.net

Assemblea Generale 2025

albonazionalegestoriambientali.it

"Il green marketing è finito. È ora di cambiare" - Intervista a Paolo Iabichino

greenretail.news

Ecofarmacovigilanza, l’impatto ambientale di farmaci si riversa nella direttiva Ue sulle acque reflue

greenreport.it

Trattato sulla plastica: falliscono i negoziati a Ginevra

valori.it

La fine del capitalismo è l’unica via per accedere alla sostenibilità?

greenplanner.it

Come raccogliere e utilizzare l’acqua piovana di villette, condomini e appartamenti

economiacircolare.com

Pmi, sono poco circolari: rischiano di bloccare la transizione ecologica

biopianeta.it

L'inverno artico, come lo conosciamo ora, potrebbe non esserci più

focus.it

L’Adriatico sommerso dai rifiuti: la risposta è l’economia circolare

valori.it

Aridità e siccità: ora c’è un database globale sulla domanda idrica attuale e futura

rinnovabili.it

Aree marine protette: l'intelligenza artificiale ne certifica l'efficacia contro la pesca

focus.it

Cammini bene comune? Sì se servono a rivitalizzare i territori che attraversano

italiachecambia.org

Sono le cascate più alte d’Italia e si trovano in questa Regione incantevole: ce le invidiano tutti

biopianeta.it

Tra le montagne del Laos, dove si fa scuola di ecoturismo da 30 anni

lifegate.it

ESO

Società Benefit arl

Via Giuseppe Ungaretti, 27 - I 20073 - OPERA - MI

Tel. (+39) 02.530.111 R.A. - Fax (+39) 02.530.11.209 - info@eso.it - www.eso.it


P.IVA IT 13288930152 - N. Iscr. Reg. delle Imprese di Milano 13288930152

REA 1636344 - Capitale sociale € 300.000,00


Iscritto all’Albo Nazionale Gestori Ambientali

Sezione Regione Lombardia - Iscrizione n° MI31797

Iscritto all’Albo Nazionale per il Trasporto Conto Terzi. - Iscrizione n° MI-0884798-E


© Copyright 2022 - All Rights Reserved

GOGREEN® è un marchio registrato di ESO - © 2022