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ISSUE 428

Gentilezza e pace tra le aspirazioni degli italiani

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Gentilezza e pace tra le aspirazioni degli italiani

Secondo recenti indagini, l’83% degli italiani dichiara di preferire marchi e istituzioni che si impegnano per la pace, l’inclusione e la gentilezza. E ora c’è chi vuole trasformare questo sentire collettivo in un vero e proprio atto politico.

 

Alla vigilia della Giornata Mondiale della Gentilezza (13 novembre), il Mig – Movimento Italiano per la Gentilezza ha presentato in Parlamento una proposta di legge per riconoscere la gentilezza come XIII indicatore Bes (Benessere Equo e Sostenibile), accanto a quelli già adottati dall’Istat per misurare il progresso di un Paese.

 

Un passo simbolico ma fondamentale per orientare le politiche pubbliche verso una società più inclusiva, equa e sostenibile. “La gentilezza è un atto politico: l’Italia ha bisogno di un Kindness Act” afferma Natalia Re, presidente del Movimento Italiano per la Gentilezza (Mig).

 

Una società più gentile è anche più sostenibile

 

La proposta si accompagna a due testi collegati: il primo per promuovere la gentilezza nelle scuole, come strumento educativo e antidoto al bullismo (anche digitale); il secondo per favorire ambienti di lavoro rispettosi e inclusivi, in particolare nella pubblica amministrazione.

 

A rafforzare il percorso, il Mig ha elaborato una Carta dei Sei Valori della Gentilezza: rispetto, ascolto, solidarietà, equità, pazienza e generosità. Sei pilastri che possono guidare la gestione dei servizi sociali, le politiche culturali e persino la pianificazione economica.

 

Non è solo filosofia: i dati lo confermano. L’Osservatorio Italiano Gentilezza e Comportamenti (Oigec), braccio di ricerca del Movimento, ha calcolato che la spesa pubblica legata ai maltrattamenti sui minori supera i 13 miliardi di euro – pari allo 0,84% del Pil.

 

Un costo sociale enorme, che evidenzia come una società più gentile sia anche una società più sostenibile, più sana e più produttiva. Non ci stupisce che gentilezza e pace vadano di pari passo.

 

Anzi, c’è chi sta proponendo il tema della pace come Kpi aziendale: è questa infatti la proposta di Trending Peace, startup fondata da Raffaella Lebano e Beniamino Saibene che traduce la pace positiva in indicatori di performance per le imprese.

 

Il suo Tp Index valuta quanto un’azienda sia peace driven, analizzando oltre 350 parametri: dalle politiche di governance all’impatto sui territori, fino al benessere interno dei dipendenti.

 

Il dato più significativo? Le aziende che operano in Paesi con alti livelli di pace positiva registrano profitti superiori del 27% rispetto alla media globale (fonte: Institute for Economics & Peace). Al contrario, i costi legati ai conflitti pesano per il 13,5% del Pil mondiale.

 

Il Tp Index consentirebbe alle aziende di misurare la Corporate Peace responsibility, cioè l’impegno concreto nel costruire la pace attraverso pratiche inclusive, trasparenti e collaborative.

 

L’obiettivo è inserire la P di Peace accanto ai criteri Esg – Environment, Social, Governance and Peace – come già proposto dall’Hiroshima Business Forum for Global Peace 2025.

 

In questo modo, la pace diventa una metrica di valore, un Kpi strategico per chi vuole attrarre investitori e talenti, migliorare la reputazione e contribuire agli Sdg dell’Agenda 2030.

 

C’è chi ritiene questi ragionamenti un po’ aleatori e forse poco valutabili. Ma intanto che la pace c’è portiamola avanti come metodo gentile per stare bene su questo Pianeta.

 

Un’Italia che crede nei gesti gentili

 

Dalla legge sulla gentilezza al Tp Index, emerge un’Italia che vuole misurare il valore dei comportamenti positivi. Un Paese che – come il Bhutan con la Felicità Interna Lorda o il Canada con il Multiculturalism Act – sceglie di considerare la qualità delle relazioni umane un indicatore di progresso.

 

E non è solo un tema etico, ma ambientale, culturale e civico. Perché la pace e la gentilezza sono energie rinnovabili dell’anima, capaci di alimentare innovazione, fiducia e coesione.

 

Il Movimento Italiano per la Gentilezza, dal 2001, lavora su quattro assi: Sanità, Giustizia, Urbanità Sostenibile e Uguaglianza Globale. Ed è parte del World Kindness Movement riconosciuto dalle Nazioni Unite.

 

Dal 10 al 15 novembre, in occasione della Giornata Mondiale della Gentilezza, il Mig promuove in tutta Italia corsi, seminari e workshop per diffondere questa nuova cultura della cura.

 

Camilla Galli Macricé

 

 

Photo: AI on freepik

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