21/06/2024
Il settore delle auto elettriche sta purtroppo attraversando un periodo negativo, dopo il grande successo ottenuto lo scorso anno. I numeri delle vendite dicono infatti che la maggior parte degli automobilisti europei sta ritornando a prediligere le auto termiche, cioè quelle a benzina e a diesel. Ciò che sorprende maggiormente è il fatto che sul territorio italiano si vendano più Ferrari che veicoli elettrici.
Tutto questo è dovuto agli innumerevoli problemi che continuano ad essere presenti nell’elettrificazione: lo smaltimento delle batterie, l’autonomia dei veicoli, il numero delle colonnine di ricarica e gli alti costi di produzione. Tuttavia, c’è un altro dettaglio che pochissime persone hanno notato.
Auto elettriche, ecco il dettaglio che è sfuggito a molti italiani
Le ultime analisi sulle immatricolazioni in Italia hanno rilevato un dettaglio molto importante, che ha lasciato tutti senza parole: il 22% delle auto elettriche vendute sul territorio italiano proviene dalla Cina. Le case automobilistiche del gigante asiatico stanno infatti letteralmente invadendo l’Europa e l’Italia con i loro modelli.
Tantissimi automobilisti, che scelgono di acquistare un veicolo a zero emissioni, optano quindi per un’automobile Made in China. Per quale motivo allora fanno questa scelta? Innanzitutto, si tratta di veicoli low cost caratterizzati da un ottimo rapporto qualità/prezzo. La concorrenza occidentale non riesce perciò a competere con i modelli cinesi, poiché non può permettersi di abbassare ulteriormente i prezzi della auto.
Le case automobilistiche del gigante asiatico, grazie ai continui aiuti economici del governo, possono invece ridurre ulteriormente i prezzi di listino. Tutto questo ha ovviamente generato degli squilibri tra il mercato occidentale e quello orientale. Per riequilibrare il settore l’Europa ha recentemente deciso di imporre dei dazi alle auto importate dalla Cina.
Tutti i veicoli Made in China potrebbero prossimamente costare di più, poiché le aziende cinesi saranno costrette a sborsare più soldi per esportare le proprie auto in Europa. Mentre fino a qualche giorno fa si applicavano dei dazi al 10% sulle importazioni cinesi, da oggi potrebbe portarle al 48%.
Tuttavia, quest’ultima percentuale non sarà imposta a tutte le case automobilistiche cinesi: la BYD avrà ad esempio il 17,4% di dazi, la Geely il 20%, la SAIC il 38,1% ecc. Bisogna inoltre ricordare che gli Stati Uniti hanno addirittura innalzato i dazi al 100% sulle auto prodotte dal gigante asiatico, che arrivano sul territorio americano.
Fabio Meneghella
Photo: Waldemar