07/07/2023
Leggiamo su molte statistiche, articoli di giornale, post che saremo sommersi da una valanga di pannelli fotovoltaici che dovranno essere sostituiti per sopravvenuta obsolescenza; al momento la valanga non si intravede all’orizzonte.
Negli anni di esperienza nel settore dei R.A.E.E. (all’inizio erano beni durevoli dismessi) si è spesso parlato di inadeguatezza del sistema di riciclaggio italiano rispetto all’esigenza di mercato per poi scoprire che le quantità raccolte sono molto lontane dagli obiettivi europei.
Le graduatorie del P.N.R.R: sono popolate di molte iniziative volte al riciclaggio dei pannelli fotovoltaici, al momento all’orizzonte pare esservi una valanga di impianti di trattamento in attesa di quella dei pannelli fotovoltaici che dovrebbero alimentarne il lavoro.
Gli obiettivi legati alla transizione energetica e all’incremento della produzione di energia da fonte rinnovabile spingono la realizzazione di nuovi impianti e l’ammodernamento tecnologico del parco storico , che generano di conseguenza, lo smontaggio dei vecchi moduli fotovoltaici che hanno di fronte tre strade:
Venduti come pannelli usati direttamente dal Soggetto responsabili proprietario dell’impianto FV
Preparazione per il riutilizzo non sempre “certificata” dagli impianti di trattamento che la mettono in pratica
Recycling e recupero di materia presso gli impianti del circuito RAEE
Il paragrafo 4.2 ha per titolo “responsabilità della gestione dei rifiuti” descrivendo molto bene, a mio giudizio, il percorso da scegliere descrivendo una filiera di gestione dei rifiuti e quantomeno per i pannelli incentivati non paiono esserci dubbi.
Una filiera dei rifiuti potrebbe certamente “terminare” con la preparazione per il riutilizzo in un impianto di trattamento debitamente autorizzato e che possa contare delle tecnologie e del know-how necessario per “garantire” la performance residua del pannello; anche l’acquirente (tendenzialmente sito in Paesi terzi) dovrebbe essere consapevole della qualità del prodotto che ha acquistato. Inoltre, il pannello riutilizzato viene immesso sui mercato dei Paesi in via di sviluppo dove le filiere del riciclo a fine vita non sono sicuramente paragonabili a quelle Europee.
La responsabilità del produttore primario (quello che ha immesso sul mercato il pannello nuovo) dove cessa in questa modalità, e l’impianto che immette sul mercato un pannello “rigenerato” o “ritestato” non è a sua volta un produttore ?!
La filiera del recycling garantisce il rispetto del dettato del G.S.E., la qualità del trattamento di impianti accreditati ad un sistema nazionale e la tracciatura completa fino alla parte di recupero dei materiali derivanti dal trattamento dei moduli (alluminio, rame, vetro,..).
Emilio Guidetti
Waste and environmental specialist